Ryanair ha annunciato una riduzione significativa della propria offerta da alcuni aeroporti. Non una buona notizia, per tutti noi viaggiatori
La causa principale di questa revisione delle rotte risiede nell’aumento delle tariffe aeroportuali in diverse nazioni, che costringerà la compagnia irlandese a rivedere le sue operazioni, spostandosi verso scali più vantaggiosi dal punto di vista economico. Ecco da quali scali la compagnia low cost non volerà più.
Con l’aumento delle tariffe aeroportuali in molte destinazioni e una flotta di aeromobili limitata, Ryanair sta rivedendo la sua strategia, riallocando gli aerei verso le rotte più promettenti. La compagnia punta a concentrarsi su destinazioni con un alto traffico passeggeri e costi operativi più bassi, mentre gli aeroporti minori, che non possono garantire un adeguato ritorno economico, sono progressivamente esclusi dalla rete.
Ryanair lascia questi aeroporti
Tra i Paesi che subiranno la maggior parte dei tagli, figurano Spagna, Francia, Germania, Austria, Estonia, Lettonia e Lituania. La Spagna, in particolare, è destinata a vedere una riduzione dei voli dopo un aumento delle tariffe aeroportuali previsto per il 2026, con un incremento del 6,5% delle tariffe per i vettori. Sebbene la Spagna resti un mercato redditizio, Ryanair prevede di diminuire progressivamente la capacità nel Paese. In Germania, la compagnia irlandese taglierà circa 800.000 passeggeri, con la cancellazione di ben 24 rotte da Berlino, Amburgo e Colonia, che sono considerate troppo costose per l’operatore.

Ryanair lascia questi aeroporti – (roadtvitalia.it)
Anche la Francia è destinata a soffrire, con il ritiro di Ryanair da tre aeroporti: Bergerac, Brive e Strasburgo. La decisione si tradurrà in una riduzione di 25 rotte, con una perdita di circa 750.000 posti, pari a circa il 13% dell’offerta invernale. Un’altra causa di questi tagli è l’aumento delle tasse aeroportuali introdotto dal governo francese, che ha visto una crescita del 180% delle tariffe nazionali.
Le tariffe aeroportuali sono aumentate in modo significativo anche in Estonia e Lettonia, dove Ryanair ha annunciato riduzioni drastiche. Da Tallinn, la compagnia irlandese taglierà l’offerta di voli del 40%, pari a circa 110.000 posti, chiudendo anche cinque destinazioni. L’Estonia ha già visto una riduzione del 45% dei voli durante l’estate, e ora il trend sembra destinato a proseguire. Anche a Riga, la situazione non è migliore, con una riduzione dell’offerta invernale del 20%, con la cancellazione di sette rotte internazionali.
In Austria, Ryanair prevede di ridurre la sua flotta di tre unità all’aeroporto di Vienna, interrompendo anche alcuni voli verso Billund, Santander e Tallinn, a causa dell’aumento del 30% delle tariffe aeroportuali in vigore da quando la pandemia ha cambiato il panorama economico globale.
In Italia, però, Ryanair non ha annunciato tagli, anzi ha già aperto le vendite per nuove rotte che partiranno nel 2026. Tra le nuove destinazioni ci sono collegamenti tra Birmingham e Roma, Varsavia Modlin e Alghero, Wrocław e Rimini, Edimburgo e Milano, e nuove rotte da Pisa, Bergamo, Torino e Lamezia Terme verso città europee come Bratislava, Rabat e Sofia.

Ryanair dice addio - (roadtvitalia.it)









