My Raplosofhy, il primo album da solista del rapper napoletano Tueff (Intervista-Video)

E’ un disco che non strizza l‘occhio a nessun suono main stream dell’attuale panorama hip hop italiano ma un classic che farà scatenare gli amanti del rap anni ’90.

“My Raplosophy” è il primo lavoro da solista di Tueff, al secolo Federico Flugi, ma si presenta, negli arrangiamenti e mentalità, un disco maturo figlio di una storia autobiografica che restituisce al rap un ritorno alle origini. Sonorità che, missando soul, funky, hip hop, scorrono orecchiabili e musicali, in accompagnamento a testi che non risparmiano denunce e verità scomode. Ispirato dalla scuola del rapper americano KRS-One, Tueff porta in primo piano nel suo rap lo scenario in cui vive, in pieno stile hip hop, in una commistione di attualità e tradizione, traendo forza dagli insegnamenti del Neapolitan Power.

Cantate rigorosamente in lingua napoletana che “con le sue influenze arabe, francesi, spagnole, latine e greche, è ricca di strumenti per raccontare in maniera diretta le cose” (Tueff), le 15 tracce del disco percorrono un unico filo conduttore che vuole mettere a nudo l’essenza stessa del lavoro del rapper, di raccontare la strada e la vita reale: “Il mio rap è per tutti, è un telegiornale di strada senza filtri” (Tueff).

“My Raplosophy” racchiude nel titolo stesso il percorso di Tueff che, dopo anni di militanza nella musica come speaker radiofonico ed MC in altri progetti, ha sentito l’esigenza di dare spazio e voce alla sua personale filosofia di vita. Tantissime e preziose le collaborazioni in questo primo album di Flugi: da Maurizio Capone dei BungtBangt a Ciccio Merolla, passando per Marzo Zurzolo, Dj Jad, Monica Sarnelli, Valerio Jovine, Franky B, ShaOne, DopeOne, ‘O Pecone, Shark, Rametto, Yambù, Tonico70, Dj Uma, Bonbooze, Misto, Lino Pariota, Sonakine, Shone, Funkcesco Mopo, Irhu, Jegg, Oyoshe.

Guida all’ascolto brani:

Real Man

E’ l’intro del disco. Utilizzando i titoli di tutte le tracce del disco l’MC riassume sinteticamente il senso di tutto l’album, ovvero, quello di percorrere nella vita una strada coerente con se stessi, senza nascondersi e senza avere paura di sbagliare.

Solite Scuse feat. Maurizio Capone BungtBangt (prod.Tonico70)

In questo brano Tueff denuncia l’abitudine ormai consolidata di certi personaggi dell’opinione pubblica italiana di raccontare sempre le solite scuse a chi cerca delle risposte concrete per risolvere i problemi comuni.

Paisà (prod.DjUma)

In Paisà Tueff rivendica il suo amore e attaccamento per Napoli, secondo lui, raccontata sempre attraverso i soliti stereotipi culturali che finiscono per identificare tutti. Ma Napoli non è solo pizza e mandolino, è fatta anche di radici ed origini forti che aiutano le persone a vivere in una città che è allo stesso tempo inferno e paradiso. “Resto scettico quanne me riceno, <<Napoletano? Silenzioso, non ci credo>>”

Mentalità feat. ‘O Pecone (prod. Bonbooze)

E’ un pezzo che si schiera dalla parte della sostanza più che della forma. Attacca le persone che fanno le cose senza coerenza alcuna ma solo per avere un ritorno d’immagine.

Stupido feat. Rametto e Shark (tastiere Lino Pariota)

Da facebook alla vita di strada siamo sempre più circondati da gente stupida, come recita un famoso detto, “La mamma degli scemi è sempre incinta”. Spesso siamo costretti a stare zitti, far finta di non vendere e non ascoltare le persone stupide, ma in questa traccia si sfoga una volta per tutte, “A capa toja sta a lutto, e a vuo’ a me a vermutta”.

Ogni Vota feat. Marco Zurzolo (prod. Irhu)

“Ogni vota ca sento nu beat te racconto a storia mia”: la verità prima di ogni cosa quando si fa hip hop. Che tu venga dal Borgo di Sant’Antonio o Posillipo, due quartieri di Napoli diversi per ceto sociale e prosperità, l’importante è che parli di cose che conosci veramente.

Accussì feat. Shona (prod. ‘O Pecone)

Integrità nella musica come nella vita, in un pezzo quasi da club, in cui si citano i Napoli Centrale come simbolo di appartenenza alle proprie radici.

Comme era feat. Valerio Jovine (tastiere Lino Pariota, basso Aniello Misto)

Un inno alla vita semplice e alle cose naturalmente belle che fanno stare bene. Un immagine/ricordo di quando bastava un pallone ed una bella giornata di sole per cogliere la felicità.

Aizat (prod. Yambù)

Un coraggioso beat dedicato a chi fa sacrifici per restare a galla, sporcandosi le mani senza aspettare che qualcun altro ci salvi.

Frat ft. DopeOne (basso Aniello Misto)

Un pezzo che esalta e celebra l’amicizia vera, come quella che accomuna Tueff e DopeOne, che condividono da sempre la loro passione per la musica e la coerenza stilistica, dai tempi in cui lavoravano insieme in radio fino ad oggi, in cui hanno trovato la strada per farsi conoscere, raccogliendo consensi e collaborazioni importanti.

Fratelli d’Itaglia (prod. Dj Jad)

Unico brano in italiano del disco e anche primo singolo uscito lo scorso 18 marzo

(Video con Pino Aprile e Dj Jad)

La traccia nasce dalla lettura del libro “Terroni” di Pino Aprile e successivamente “Il Massacro del Sud” di Antonio Ciano. La volontà di divulgare e raccontare ciò che è avvenuto e che purtroppo i libri di storia non riportano. Un tasto dolente delle nostre pagine di storia, l’unità d’Italia, citando le gesta di Carmine Crocco e degli altri Briganti del meridione che si opposero all’esercito di Garibaldi.

N’ata Notte (prod. Funkcesco Mopo)

Attraverso un campionamento della voce di Teresa de Sio in “Pianoforte e Voce”, il racconto di una notte d’orrore, in cui Tueff non riesce a prendere sonno. Il suo pensiero va ad un ragazzo di 17 anni ucciso a settembre scorso in un quartiere napoletano, da un colpo partito dalla pistola di un carabiniere al termine di un inseguimento.

Ce mette ammore feat. Monica Sarnelli, Jegg e Oyoshe (prod. Oyoshe)

L’amore e la passione per la musica, strumento di crescita, e sfogo; mezzo per arrivare alla bellezza delle cose e alla loro essenza.

My underground life remix feat. Ciccio Merolla (prod. DjUma)

Uno dei primi singoli di Tueff remixato da DJUma in occasione dell’uscita del suo primo disco solista, con la partecipazione di Ciccio Merolla. Uno dei pezzi in cui il rapper si mostra a nudo completamente.

My Raplosofhy feat. ShaOne & Franky B (prod. Sonakine)

La prima traccia nata del disco, e quella che ne da il titolo. Per questo motivo Tueff decide di avvalersi del talento di ShaOne, su una base di Sonakine con i famosi scratch di Franky B, una vera star dei club italiani.

Biografia Tueff

Federico Flugi, in arte Tueff, nasce nel quartiere San Giovanni e Paolo, “Sangiuvanniell”, lo stesso che vide crescere Enrico Caruso. Della sua passione per la musica dice «la cultura hip hop è parte di me, non ricordo quando è entrata nella mia vita, è come la mia radicata napoletanità».
Scrive My underground life e Nzieme nel 2011 che raccolgono una buona critica, e contemporaneamente approda in radio, prima a “RadioNuovaVomero” e poi a “RadioSca” con il programma Napoli On Air, condotto insieme al collega DopeOne. Condivide obiettivi con il collettivo U.S.N, Underground Science Naples dal 2012, con cui incide un disco nel 2013, “Scienze Sotterranee” ,collaborando con Franco Del Prete ed Enzo Gragnaniello nel singolo che ha dato il Titolo al disco ma nell’accezione in dialetto “’A scienza da saittella” con un video della regia di Frank Castiglione, edito da Suoni dal Sud e FullHeads, distribuito da Audioglobe. Si esibisce in diversi ed importanti eventi del territorio campano, come il Premio Musella, l’Ischia Global Music Fest, Rock In Mostra, ed ha l’opportunità di dividere il palco con numerosi esponenti del Neapolitan Power come: James Senese, Ciccio Merolla, Rino Zurzolo, Osanna, Enzo Gragnaniello, Tony Esposito, Valerio Jovine e Franco del Prete.
Nel 2015 esce il suo primo disco da solista “My Raplosophy”,anticipato dal singolo “Fratelli d’itaglia” con la musica di dj Jad (ex articolo 31) e con il video dello stesso singolo a cui hanno preso parte lo scrittore Pino Aprile e una rappresentanza della squadra di footbal americano “Briganti Napoli”, edito da Suoni del Sud, distribuito da Audioglobe. Lo stesso disco è finalista per le Targhe “Tenco” 2015 come “miglior album in dialetto” . Vincitore del premio “Masaniello” 2015 per “l’impegno sociale a difesa delle proprie radici e tradizioni”. E’ invitato al premio “Giancarlo Siani” di Tueff infatti ha fatto notizia su diversi quotidiani che ha tatuato la targa dell’auto del cronista de “Il Mattino” ucciso a soli 26 anni. Del disco “My Raplosophy” al Discodays 2015 sarà presentata una limited edition numerata di 300 copie della versione in vinile con un 33giri.

Album: My Raplosofhy

Artista: Tueff (Federico Flugi)

Etichetta: Suoni dal Sud

Distribuzione: Audioglobe

This post was published on Ott 19, 2015 9:07

Redazione Desk

Questo articolo è stato scritto dalla redazione di Road Tv Italia. La web tv libera, indipendente, fatta dalla gente e con la gente.

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