Ce lo hanno ripetuto più e più volte: ogni singolo rifiuto che produciamo ha un modo differente di esser smaltito, a partire dal contenitore nel quale esso va depositato.
Regole che non sempre tutti rispettano e, non dappertutto, si ha la possibilità di vedere una raccolta differenziata che arriva al 100% e dove tutti, ma proprio tutti, le rispettano queste regole. I comuni, dal canto loro, mettono in campo diverse strategie affinchè tutti i cittadini conoscano queste regole.
A partire anche, dallo smaltimento non solo dei rifiuti più comune, quale la plastica, la carta o il vetro, ma anche di quelli che sono rifiuti ingombranti come mobili ed elettrodomestici.
Raccolta differenziata: dove la si fa meglio?
Quando pensiamo allo smaltimento dei rifiuti, pensiamo solo a quel che riguarda quelli più comuni quali plastica, vetro e carta. Sappiamo sempre dove e come vanno riciclati? O sappiamo anche che ci sono dei rifiuti che, ad un certo punto del loro ciclo vitale, verranno considerati dei “rifiuti indifferenziati”? A quanto pare è proprio così.
Partiamo da un dato: nella sola Europa, ogni cittadino, in un anno, produce la media di mezza tonnellata di rifiuto, il cui quasi 50% non può essere del tutto riciclabile. La domanda che tutti si pongono è: ma dove vanno a finire tutti questi rifiuti? Cerchiamo di capirlo insieme. In un anno, il 55% dei rifiuti in generale prodotti sono di carattere urbano e il 65% si tratta, invece, di imballaggi che, di sicuro, verranno riciclati.
Il Sud Italia penalizzato
Apparentemente, la raccolta differenziata ci sembra qualcosa di facile e semplice, ma sappiamo bene che non è cosi e che bisogna essere attenti e minuziosi anche quando si conferiscono i rifiuti in determinati contenitori. Anche per questo, è stata stilata una classifica delle migliori città italiane che portano avanti, grazie ai loro cittadini, in modo corretto questo tipo di raccolta.

Le città dove la si fa meglio – www.roadtvitalia.it
Vediamo insieme quali sono. Ancora una volta ci sono delle nette differenze fra Nord e Sud Italia: al primo posto troviamo la città di Treviso con il suo 89% di raccolta differenziata. Seguono, a ruota, Parma, Trento e Bolzano. Successivamente, ancora città del Nord, come Vicenza e Belluno, insieme a Verona, Cuneo e Pordenone.
Fanalino di coda, purtroppo, alcune delle più importanti città del Sud, come Napoli che si attesta nella differenziata solo al 35%, Palermo che non supera il 15% ed, in ultimo, Catania, dove la raccolta differenziata non arriva che al solo 10%. Un divario che si fa nettamente sentire.

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