giovedì, Aprile 18, 2024
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Parenti serpenti al Teatro Sannazzaro dal 12 al 14 novembre

“PARENTI SERPENTI”, RITRATTO DELLA FAMIGLIA DISGREGATA NELLO SPETTACOLO AL SANNAZZARO DI NAPOLI

Ritorna al teatro Sannazzaro di Napoli “parenti serpenti”con il testo di Carmine Amoroso e la regia del coraggioso Luciano Melchionna, dal 12 al 14 novembre alle ore 21:00. Uno spettacolo superlativo che da anni riempie i teatri di tutta Italia e che è un ritratto spietato della famiglia disgregata e senza più moralità.

Questa è l’ iconica versione teatrale del celebre film di Mario Monicelli del 1992. Una lucida e amara riflessione sulla famiglia vista dal regista Melchionna che meglio in questo momento in Italia riesce a rivisitare e ampliare, con la sua visione moderna, classici del teatro e del cinema. Il suo modo di fare teatro è innovativo e fuori dagli schemi e mi vede condividere l’ idea di concepire il palcoscenico come un luogo “esasperato” nei messaggi e “veritiero” nei sentimenti, però senza svilirne il senso, ma “rispolverando” un testo. Il teatro è vita in evoluzione e il regista coglie appieno quest’ottica. Lo spettacolo merita assolutamente per l’accortezza che Luciano ,con tutti gli attori, mette in questa nuova versione di “parenti serpenti”, estenuando al massimo il messaggio disincantato sull’egoismo umano, perché il protagonista assoluto è l’egoismo dell’uomo e fin dove ci si può spingere per il proprio tornaconto.

“Parenti serpenti” è la lezione cinica della società moderna, con un testo che non lascia spazio al buonismo. Questa crudeltà narrativa l’ hanno voluto lasciare inalterata sia Lello Arena che il regista.

Lello Arena e Giorgia Trasselli, i protagonisti principali, interpretano i due anziani genitori Saverio e Trieste che per Natale riuniscono i quattro figli nella loro piccola casa di un paesino dell’Abruzzo. I figli hanno ognuno la propria vita e vivono lontani dai genitori. L’amore e la cordialità regnano fra loro fino a quando gli anziani coniugi comunicano ai figli che andranno a vivere nella casa di uno dei figli che li vorrà ospitare. L’incantesimo si rompe all’improvviso e ogni sorta di sentimento si impossessa dei 4 figli, deflagrando in un turbine di negatività. Il cinismo, l’egoismo, la paura del sacrificio, porta i fratelli a litigare fra loro, anche perché Saverio inizia a dare segnali di demenza senile. La situazione precipita in una decisione drammatica che prenderanno i figli.

“Parenti serpenti” è un testo che scava a fondo nell’animo umano e ne tira fuori i peggiori istinti, senza fare sconti, né nascondere le nefandezze umane se queste vengono stimolate e/o provocate anche verso i parenti più stretti. I personaggi di Saverio e Trieste hanno molto spessore e, tra dolcezza e durezza dei loro caratteri, tristemente raccontano gli egoismi di una società che non conosce il senso del sacrificio e della pietà. In questo dramma familiare non ci sono cattivi, né buoni, e i figli non sono delinquenti o ingrati, ma solo ottusi e barbari egoisti che riflettono una società dove non c’è posto per gli anziani e per la condivisione umana, né per chi apparentemente non serve più. Lo racconta benissimo questo testo che passa dal comico al drammatico in un susseguirsi senza sosta di situazioni assurde e provocatorie. Molto bravi tutti gli attori, tra cui Lello Arena e Giorgia Trasselli che interpretano con passione i due anziani persi nel loro malcelato e umanissimo egoismo.

https://www.teatrosannazaro.it/spettacoli/parenti-serpenti-2021-2022.html

Daniela Merola
Daniela Merola
Napoletana, giornalista, formatrice culturale, ufficio stampa, scrittrice. Vivo per coltivare sogni. Amo lo spettacolo della vita.
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