Cultura

OMOVIES compie 18 anni celebrando il cinema che libera, illumina e resiste

Pulcinella diventa queer: l’icona della città si trasforma. Dall’8 al 12 dicembre tra proiezioni, incontri e masterclass con la direzione artistica di Carlo Cremona, premiazioni il 13 dicembre con ospite d’onore Vladimir Luxuria

Dall’8 al 12 dicembre, la città di Napoli torna ad essere capitale della queerness con la diciottesima edizione di OMOVIES Film Festival, concorso internazionale di cinema omosessuale, transgender e questioning promosso da i Ken APS ETS con la direzione artistica di Carlo Cremona. Un appuntamento che, anche quest’anno, unisce cinema, formazione, cultura e impegno civile, offrendo cinque giornate dense di contenuti che culmineranno nel gala del 13 dicembre, la grande serata di premiazione all’Istituto Francese di Napoli.

Questa edizione si presenta come un invito a guardare, ascoltare e comprendere: un festival che “libera, illumina e resiste”, confermandosi come uno dei più importanti eventi cinematografici LGBTQIA+ del panorama italiano.

La locandina ufficiale mostra una reinterpretazione contemporanea di Pulcinella, tratto con colori vividi e linee dinamiche, simbolo di identità in movimento, metamorfosi e libertà espressiva. La maschera più iconica di Napoli diventa così il tramite visivo di questa edizione, ponte tra tradizione e innovazione, tra radici profonde e nuove narrazioni.

Il programma tra proiezioni, incontri e approfondimenti

OMOVIES offrirà un programma densissimo di proiezioni, dibattiti e momenti di confronto con registi, attori, autori e professionisti dell’audiovisivo dall’8 al 12 dicembre. Le proiezioni saranno tutte ad accesso gratuito e le opere verranno presentate in versione originale con sottotitoli in italiano curati dal progetto inTRANSlation, coordinato dalla professoressa Katherine Russo per l’Università L’Orientale di Napoli. L’iniziativa ha coinvolto, nel corso dell’anno, decine di docenti e centinaia di studenti in un percorso di studio dedicato a lingue, registri e linguaggi in evoluzione, con particolare attenzione all’autenticità del significato e alle sfumature che la dimensione linguistica porta con sé.

Le attività si svolgeranno in diverse sedi prestigiose della città, tra cui la Scuola di Cinema di Napoli, la Sala Cinema del Rainbow Center “Questa Casa non è un Albergo”, il Teatro Dumas dell’Institut Français Napoli, in un festival che invade e attraversa la città trasformandola in un grande centro di visioni e narrazioni queer.

Sono 46 le opere in concorso – di cui 11 opere prime – divise tra finzione, documentario, sperimentale e animazione provenienti da 26 paesi nel mondo divisi tra cortometraggi, mediometraggi e lungometraggi. La maggior parte sono stati tradotti dallo spagnolo (il 30,4%), da francese e inglese (8,7%), con opere anche in cinese, portoghese, finlandese e ebraico.

Il Gran Gala del 13 dicembre rappresenta il momento culminante del festival. Oltre alla premiazione delle opere in concorso, e della consegna del premio speciale dedicato a Vincenzo Ruggiero al miglior giovane talento, sarà l’occasione per conferire alcuni riconoscimenti speciali, come il David Queer 2025, dedicato a sezione cinema e teatro che hanno brillato particolarmente quest’anno per il queerness, e il Premio Soap Power 2025 – “Lava via il pregiudizio”, riconoscimento destinato alle personalità che si sono distinte per il loro impegno civile e artistico nella promozione della non esclusione e lotta ai pregiudizi, al bullismo e al cyberbullismo, costruendo una società più giusta ed equa.

La serata sarà condotta dal direttore artistico Carlo Cremona, affiancato da due giovani artisti: Stefano Taranto, della scuola di teatro del teatro Acacia, e Marika Gambardella, attrice e modella transgender già vista nella serie “Mare Fuori”. Durante l’evento, in collaborazione con la Taralleria Leopoldo, verranno celebrati due traguardi importanti: i 18 anni del festival e i 20 anni dalla nascita di iKen.

Torna ad OMOVIES come ospite d’onore Vladimir Luxuria, direttora del Lovers Film Festival di Torino.

Formazione e partecipazione

Come da tradizione, OMOVIES dedica particolare attenzione al coinvolgimento delle nuove generazioni. Anche quest’anno, il festival accoglie studenti e studentesse dell’Accademia di Belle Arti di Napoli grazie alla collaborazione dei docenti Luigi Barletta e Sandro Dionisio, della Scuola di Cinema e dei corsi universitari legati al cinema, e del liceo “Giambattista Vico”, alla fotografia, alle arti visive e alle nuove tecnologie, offrendo loro l’opportunità di vivere il festival dall’interno. Gli studenti potranno seguire le proiezioni, prendere parte agli incontri, documentare gli eventi con reportage, interviste e contenuti multimediali e confrontarsi direttamente con professionisti del settore.

Ampio spazio sarà dedicato alle masterclass, gratuite per gli studenti accreditati, che quest’anno affronteranno temi come la regia, la scrittura, la direzione degli attori, la fotografia e i linguaggi queer nell’audiovisivo. Alla Scuola di Cinema di Napoli, nel cuore elegante di Parco Margherita, si prepara una settimana di incontri formativi dedicati a chi vive il cinema come vocazione e desiderio di ricerca.

Appuntamento l’11 dicembre, dalle 15 alle 19, con Renato Giordano con “Qui starete benissimo – Scrittura, immaginari e linguaggi queer nel cinema italiano”. Un approfondimento prezioso su come nuove sensibilità, nuove storie e nuovi punti di vista abbiano ridefinito il racconto cinematografico, ampliando l’orizzonte creativo e culturale del nostro cinema. Il 12 dicembre dalle 15 alle 19 è in programma la masterclass “Ritorno al futuro – Dal cinema verticale alla caverna oscura” condotta dal maestro Sandro Dionisio, un viaggio attraverso le evoluzioni dello sguardo cinematografico, dalla fruizione contemporanea ai grandi archetipi della visione.

La giuria internazionale

A decretare i vincitori della 18a edizione sarà l’Academy che riunisce figure di comprovata esperienza nel mondo del cinema, della critica e della cultura queer, garantendo uno sguardo internazionale, multidisciplinare e profondamente attento ai nuovi linguaggi dell’audiovisivo. La giuria è composta da: Giuseppe Colella, Presidente del CFCC – Coordinamento Festival Cinematografici della Campania, promotore della rete dei festival indipendenti, punto di riferimento nella diffusione del cinema d’autore e delle giovani produzioni; Angela Vitaliano, Giornalista e critica, studiosa dei linguaggi cinematografici contemporanei e delle narrazioni LGBTQIA+, con un’attenzione particolare ai processi culturali e mediatici che influenzano la rappresentazione; Kapil Kaustubh Sharma, regista indiano pluripremiato, voce internazionale del cinema queer, noto per opere che intrecciano identità, spiritualità e diritti umani, contribuendo ad ampliare lo sguardo globale del festival; Ignazio Senatore, Psichiatra, critico cinematografico e autore, da anni impegnato nell’analisi del cinema come strumento di indagine delle emozioni, delle relazioni e delle marginalità sociali; Laura Inarta, Scuola di Cinema di Napoli – Curatrice culturale e docente, attenta ai processi creativi emergenti e ai nuovi formati narrativi, con uno sguardo interdisciplinare tra arti visive, cinema e pratiche contemporanee; Florenza Gonzales, Docente e operatrice culturale, impegnata in progetti che uniscono educazione, inclusione e linguaggi artistici, con particolare sensibilità verso le giovani generazioni e la formazione.

OMOVIES Film Festival, primo festival internazionale di cinema a tematica LGBTQIA+ del Sud Italia nato nel 2007, è realizzato con il contributo della Regione Campania Film Commission per il Piano Cinema Campania – Sezione 2 dell’Avviso Pubblico “Contributi a sostegno della produzione, la valorizzazione e la fruizione della cultura cinematografica e audiovisiva 2025”, e con il patrocinio del Comune di Napoli.

Per ulteriori informazioni: www.omovies.it

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