L’estate italiana si presenta con regole sempre più rigide per chi frequenta le spiagge pubbliche dove si rischiano sanzioni salate.
In molte località, soprattutto in Toscana, è scattata una stretta senza precedenti contro gli “occupanti abusivi” del suolo demaniale marittimo. Da semplici avvisi verbali si è passati a multe fino a 3.000 euro, sequestri dell’attrezzatura e persino denunce penali.
Portare al mare il proprio ombrellone e sistemarsi comodamente è una tradizione estiva che però, in alcune zone, non è più così spontanea. Lasciare incustodite attrezzature balneari, anche solo per pochi minuti, è diventato un rischio concreto. Non si tratta di episodi di vandalismo o di occupazioni di vaste aree, ma di gesti apparentemente innocui come lasciare un asciugamano o una sedia sulla sabbia per tenere il “posto”.
Queste azioni, in molte località, sono considerate un’occupazione abusiva di suolo demaniale e quindi sanzionate a norma di legge. Negli ultimi anni, molti Comuni e Regioni hanno adottato ordinanze che rendono la tolleranza verso tali comportamenti praticamente nulla. I controlli delle forze dell’ordine e della Guardia costiera sono diventati sempre più serrati e frequenti, con blitz anche all’alba.
Le zone più interessate da questa stretta sono la Versilia e l’Isola d’Elba, dove l’azione delle autorità si è fatta particolarmente evidente. Qui le multe oscillano tra i 1.032 e i 3.098 euro, e in casi estremi si procede con il sequestro dell’ombrellone o della sedia lasciati incustoditi. Nei casi più gravi si arriva anche a una denuncia penale, specie quando vengono riscontrate violazioni paesaggistiche o alterazioni dell’ambiente costiero dovute a strutture abusive.
Normativa e sanzioni: cosa dice la legge
La normativa di riferimento non riguarda solo i regolamenti comunali, ma anche il Codice della navigazione, che all’articolo 1164 prevede sanzioni amministrative severe per chi occupa abusivamente il demanio marittimo. L’occupazione del suolo pubblico, anche se temporanea e senza fini commerciali, è infatti vietata e punita con multe che possono superare i 3.000 euro.
La Capitaneria di Porto ha ribadito che, sebbene l’arresto sia riservato a violazioni ambientali gravi, anche l’occupazione temporanea e non autorizzata della spiaggia costituisce motivo di sanzione amministrativa. Le contestazioni non risparmiano nemmeno chi lascia semplicemente un asciugamano o un ombrellone per “segnare” il luogo.
In Emilia Romagna, per esempio, il divieto di lasciare attrezzature balneari oltre il tramonto è in vigore dal 2018, e molti Comuni costieri italiani hanno adottato regolamenti analoghi. Chi trasgredisce rischia non solo la multa, ma anche il sequestro immediato del materiale.

I controlli in Toscana e l’attenzione sull’Isola d’Elba (fonte_Raiplay.it)(www.roadtvitalia.it)
La Toscana si conferma epicentro di questa nuova politica di controllo. In particolare, l’Isola d’Elba, nota per la sua bellezza paesaggistica e la sua importanza all’interno del Parco nazionale dell’Arcipelago Toscano, è al centro di frequenti operazioni di polizia locale e Guardia costiera. Qui, la cura per la tutela ambientale è massima, anche perché l’isola rappresenta un patrimonio naturale e turistico di rilievo, con spiagge variegate e zone di particolare pregio ambientale.
L’Elba, con la sua superficie di 223 km² e i suoi sette comuni, ospita una popolazione di circa 32.000 abitanti che cresce esponenzialmente durante il periodo estivo. La presenza di zone protette e l’ampia offerta di attività outdoor rendono l’isola un vero paradiso naturale, ma anche un territorio da tutelare con rigore.
L’attenzione delle autorità verso la prevenzione di occupazioni abusive si è intensificata soprattutto per evitare danni ambientali e alterazioni del paesaggio, con il rischio di sanzioni penali nei casi più gravi. La prassi consolidata prevede sequestri immediati e multe salate, che stanno facendo discutere e alimentano malumori tra i turisti più abituati a pratiche estive meno regolamentate.

La nuova stretta sui “furbetti del posto” sulle spiagge italiane (www.roadtvitalia.it) 









