Venerdì 19 dicembre, a partire dalle ore 15, nella chiesa collegiata di Santa Sofia a Giugliano, si terrà un incontro promosso dalla Diocesi di Aversa insieme ai Comitati Ambientali Kosmos Ambiente e Salute e Parete Basta Roghi per discutere insieme delle criticità del territorio e delle azioni necessarie per tutelare i cittadini più colpiti dall’inquinamento. Al confronto prenderanno parte, tra gli altri, il vescovo di Aversa Angelo Spinillo e il commissario Vadalà, chiamati a discutere delle prospettive future per un territorio che da decenni paga un prezzo altissimo in termini ambientali e sanitari. L’iniziativa arriva in un momento cruciale, alla luce della recente sentenza della Corte Europea dei Diritti dell’Uomo, che ha imposto un deciso cambio di passo nell’azione delle Istituzioni sul fronte della Terra dei Fuochi, sentenza che, di fatto, certifica responsabilità e ritardi e che rende ormai improrogabile un’assunzione di impegni concreti.
Secondo i promotori dell’incontro, è oggi necessario “sollecitare un rinnovato e condiviso impegno da parte di tutti i livelli istituzionali ,locali, regionali e nazionali, per la costruzione di un nuovo patto di responsabilità e azione”. Un patto che non resti sulla carta, ma che sia fondato sulla cooperazione reale tra enti, sulla continuità degli interventi e sulla capacità di trasformare le indicazioni emerse in politiche efficaci di prevenzione, monitoraggio e risanamento ambientale. Al centro del confronto ci sarà soprattutto la tutela della salute dei cittadini, indicata come una priorità non più rinviabile, un tema che da anni anima le battaglie dei comitati e che la Chiesa locale ha scelto di assumere come parte integrante della propria azione pastorale e sociale, schierandosi apertamente al fianco delle comunità più colpite.
“In questo quadro”, si legge nella nota, “la Diocesi di Aversa e i Comitati promotori intendono offrire un contributo attento e responsabile, partecipando attivamente a un percorso comune che, pur tra difficoltà e ritardi, inizia a mostrare i primi segnali di cambiamento”, affermazione che lascia intravedere spiragli, ma che non nasconde la consapevolezza di quanto il cammino sia ancora lungo.
L’incontro di Giugliano si propone quindi non come l’ennesimo dibattito sterile, ma come un momento di pressione civile e morale sulle Istituzioni, affinché la sentenza della Cedu non resti un atto isolato. Perché sulla Terra dei Fuochi il tempo delle promesse è finito da un pezzo, e quello delle responsabilità non può più essere rimandato.
Fabio Iuorio
This post was published on Dic 18, 2025 9:30
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