Questa mattina, alle 9:14 la terra ha di nuovo tremato. Si è infatti avvertita in tutta Napoli la scossa di magnitudo 4.0 che ha avuto il suo epicentro a Bagnoli ed è avvenuta a 2,5 chilometri di profondità. Ne sono seguite altre due, di intensità minore.
Anche se quella di oggi non è stata la scossa più forte, record raggiunto invece con la magnitudo di 4.6 il 13 marzo, ripetuta poi il 30 giugno, è stata distintamente sentita in tutta la città e sono già in corso le verifiche sul territorio per i possibili danni, a seguito della convocazione, da parte del prefetto di Napoli Michele di Bari, del Centro Coordinamento Soccorsi, in presenza della protezione civile, i sindaci, i centri operativi comunali di Napoli, Pozzuoli e Bacoli, i Vigili del Fuoco, le Asl, le forze dell’ordine, le società di trasporto pubblico, l’INGV-Osservatorio Vesuviano e la capitaneria di porto di Pozzuoli.
La ex Base NATO è stata attrezzata per ospitare i cittadini, sono state fermate le corse dei mezzi di trasporto per effettuare le verifiche, così come sono stati anche temporaneamente chiusi i siti archeologici dei Campi Flegrei.
Francesca Bianco, direttrice del dipartimento Vulcani dell’Ingv, ha dichiarato, in meriti al fatto che, nonostante la scossa sia stata meno intensa di altre passate, si sia avvertita in maniera così netta: “La percezione del sisma è soggettiva, dipende da tantissime cose. Non si tratta di un dato quantificabile. Dipende dalla sensibilità delle persone, da dove si trovano, dalle caratteristiche degli edifici”.
This post was published on Lug 18, 2025 16:09
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