Un lampo di Neres nel primo tempo decide la sfida e consegna alla squadra di Conte il primo posto condiviso, dopo un periodo complicato lontano dal Maradona. Roma poco incisiva e ancora lontana dal salto di qualità negli scontri diretti.
Il Napoli trova il colpo al momento giusto. La squadra di Antonio Conte vince a Roma per 1-0 e riscrive la classifica dopo 12 giornate: niente più primato in solitaria per gli uomini di Gasperini, oggi ridimensionati da una prova poco brillante. Per il Napoli l’effetto è duplice: tre punti pesantissimi e una scossa di fiducia dopo le ultime trasferte difficili. La Roma, invece, resta esitante e non sfrutta l’occasione per lanciare un messaggio al campionato.
L’inerzia della partita parla chiaro fin dai primi 45’. Il Napoli comanda il palleggio con autorità: 62% di possesso e un volume di gioco solido nei passaggi completati, 258 contro i 153 dei giallorossi, costretti spesso all’errore dalla pressione offensiva ospite. Mancini e Ndicka provano a impostare sulle preventive, ma soffrono il dinamismo degli attaccanti azzurri, che creano scompiglio a ogni accelerazione. L’unico squillo romanista prima della pausa è un sinistro a giro fuori calibro di Soulè e un tentativo debole di Mancini, mal controllato davanti alla porta e innocuo per Milinkovic-Savic.
La svolta su transizione
Il gol che decide il match arriva al 36’, proprio da una ripartenza chirurgica. Hojlund protegge il pallone, si gira con i tempi giusti e imbuca per Neres, che attacca la profondità e scava il metro decisivo per lasciare Mancini sul posto. Davanti a Svilar l’esterno azzurro non sbaglia e incide il vantaggio con un diagonale preciso.
Le mosse di Gritti non bastano
Dopo l’intervallo, il vice dei giallorossi – chiamato a sostituire Gasperini, squalificato – inserisce Baldanzi per Ferguson, scelta immediata per cambiare ritmo al centrocampo. Al 61’ si vede anche Dybala, che rileva Soulè, mentre Cristante lascia il campo per El Aynaoui, utile a rinforzare la manovra dopo l’ammonizione rimediata da Cristante in precedenza. Malgrado le rotazioni, però, la Roma difetta ancora nel disimpegno: troppi errori in uscita e poche idee pulite per alzare i giri.
L’unico vero brivido nel recupero
Nel finale, tra gli ingressi di Bailey ed El Shaarawy, la Roma sfiora l’episodio che ribalterebbe il sentimento di una gara sin lì spenta. Al 77’ Pellegrini alza la mira e calcia sopra la traversa. La chance più concreta arriva all’80’ inoltrato, con il piede meno naturale: Baldanzi riceve un’invenzione di Dybala, calcia con il mancino – suo piede debole – ma trova l’opposizione reattiva di Milinkovic-Savic. È l’unico momento di reale tensione per un Napoli, per il resto, controllato e compatto.
Classifica riscritta, sguardo a Torino
Il successo proietta gli azzurri in vetta, ora a 28 punti con il Milan, passo importante prima della sfida alla Juventus del grande ex Spalletti. Una notte che ridimensiona la Roma, ancora alla ricerca della scossa nei confronti che contano.













