Gli azzurri soffrono nel primo tempo, colpiti dal gioiello di Ekhator, ma reagiscono con carattere nella ripresa e tornano in vetta alla classifica. Conte perde Lobotka e Politano per infortunio, ma applaude la prova di De Bruyne.
Dopo una prima frazione sottotono, il Napoli ribalta il Genoa e vince 2-1 al Maradona. Decisivi Anguissa e Hojlund, mentre nel primo tempo era stato il 2006 Jeff Ekhator a firmare il momentaneo vantaggio rossoblù. Conte deve fare i conti con gli stop di Lobotka e Politano, ma può sorridere per la reazione della squadra e la prestazione di De Bruyne, entrato a inizio ripresa e subito protagonista.
La partita parte con due chance azzurre in avvio, ma col passare dei minuti cresce il Genoa, che al 34′ trova l’1-0 con Ekhator, bravo a finalizzare di tacco l’assist di Norton-Cuffy. I padroni di casa vanno al riposo in difficoltà, col morale a terra e le prime tegole fisiche.
Nella ripresa cambia tutto: il Napoli aumenta il ritmo, schiaccia l’avversario e al 57′ Anguissa firma l’1-1. Poi Leali salva più volte il Genoa, ma al 75′ deve arrendersi alla zampata di Hojlund, in tap-in dopo un suo intervento su Anguissa. Nel finale gli azzurri gestiscono con lucidità e portano a casa tre punti pesantissimi, che valgono il ritorno in vetta a quota 15 insieme alla Roma.













