“Non puoi mai capire una lingua sino a quando non ne capisci almeno due” le parole di Geoffrey Willans sembrano sostenere la Lingua dei Segni Italiana. Le persone sorde, e le figure professionali ad essa correlate, sono scese in 23 piazze italiane con un flashmob, estesosi a macchia d’olio attraverso un evento su Facebook, a Napoli è stata scelta Piazza Dante, per richiedere il riconoscimento della LIS, stanchi di aspettare le numerose deroghe da parte del governo, vorrebbero che la Lingua dei Segni possa diventare seconda lingua nazionale affinchè ogni cittadino abbia pari diritti.
La Lingua Italiana dei Segni è una lingua che veicola i propri significati attraverso un sistema codificato di segni delle mani, espressioni del viso e movimenti del corpo. E’ utilizzata dalle comunità dei segnanti a cui appartengono la maggioranza delle persone sorde. E’ una comunicazione che contiene aspetti verbali (i segni) e aspetti non verbali (le espressioni sovrasegmentali di intonazione per esempio) come tutte le lingue parlate. L’interprete LIS è colui o colei che garantisce l’interazione linguistico – culturale tra soggetti che non condividono la conoscenza della stessa lingua. Una figura riconosciuta negli altri Paesi ma non ancora in Italia.
Dal 1 al 31 ottobre c’è il mese del benessere psicologico per sordi e udenti, è possibile prenotare un appuntamento gratuito con una psicologa o un counselor, uno spazio dove essere ascoltato e dove poter scoprire possibili percorsi per migliorare la propria vita. L’iniziativa è promossa dalla Scuola CounseLis sita in via Suarez 10 che è una scuola di elaborazione, formazione e aggiornamento permanenti sulla LIS e l’Interpretariato, c’è bisogno di entrare nella cultura e nella storia di questa lingua, non ci si può affidare a dei mini corsi on line, per imparare la LIS ci vuole tempo e impegno.
This post was published on Set 29, 2014 7:10
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