
La dimensione della favola come fonte di insegnamento e di monito.
Il secondo capitolo della collana dedicata al personaggio di Marina e ideato dalla scrittrice Sonia Di Furia, si intitola “Marina sulla nuvola: L’uomo conserva e l’uomo distrugge”, edito da Atile edizioni.
Un’idea geniale che contiene la passione della giallista Di Furia anche per le fiabe, non buttata lì a caso, ma pensata e fortemente voluta dall’autrice, storie che lei raccontava ai suoi figli sin dalla nascita. É per questo che nasce la collana di fiabe dedicata a Marina, una ragazzina moderna, sensibile e attenta al mondo che la circonda. Anche in questo secondo episodio si incontrano tematiche molto importanti che portano a galla una morale acuta e profonda. A questo servono le fiabe, a insegnare ai giovanissimi il valore etico e umano da applicare nelle proprie esistenze.
“Credo che le fiabe, quelle vecchie e quelle nuove, possano contribuire a educare la mente. La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi” (Gianni Rodari). E prendendo ispirazione da queste parole che l’autrice Sonia Di Furia ha creato il personaggio di Marina sulla nuvola che ora ci parla di ambiente, del rispetto di ciò che ci circonda e del pianeta Terra. La sua salvaguardia dovrebbe stare a cuore dell’uomo; invece costui distrugge l’equilibrio fra tutte le creature viventi per trarre il massimo profitto per sé stesso. Uno sfruttamento terribile che sta portando la Terra al limite delle possibilità.
Marina, attraverso la sua passione per la geografia, racconta una fiaba ecologista e che preserva l’ambiente; un racconto che traccia un sentiero alternativo alla distruzione del pianeta, una storia che ci fa comprendere come forse è ancora possibile invertire tale disfacimento e rimediare con una economia ambientalista che ancora preservi tutta la natura e gli esseri viventi. Il male si può sconfiggere, questo è il messaggio di Marina e dei suoi amici; l’avidità umana esiste, ma si può rimediare, se tutti prendiamo coscienza che conservare e proteggere ciò che di bello la natura ci ha concesso, interrompendo il sentiero oscuro che si è intrapreso. La nuvola soffice e candida di Marina deve ritornare così come la vedono tutti i bambini del mondo, non più nera e pericolosa creata dagli adulti distruttori. Ed è questo il giusto finale per questa favola ambientalista davvero interessante e istruttiva. Se tutti potessimo salire sulla nuvola bianca e accogliente di Marina, capiremmo l’importanza di questo messaggio; anche noi adulti possiamo ancora imparare e comprendere gli errori. Le fiabe sono per tutti. Sicuramente queste che vedono protagonista la giovanissima Marina sono anche molto accurate e intelligenti.
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