INPS, brutte notizie per chi ha la reversibilità (www.roadtvitalia.it)Reversibilità, ci sarebbero importanti novità che coinvolgono in primissima battuta coloro che ne fanno uso: di cosa si tratta.
Quando parliamo della pensione di reversibilità, facciamo riferimento a una prestazione economica erogata in favore dei superstiti di un iscritto pensionato, calcolata facendo riferimento ad aliquote predeterminate sulla base della pensione diretta che spettava all’iscritto. Si tratta di una prestazione destinata ai familiari superstiti di un soggetto già pensionato.
Si differenzia particolarmente dalla pensione indiretta, specialmente perché la seconda delle due è un’aggiunta economica erogata ai superstiti dell’iscritto quando quest’ultimo muore, ma che non era ancora in pensione nel momento in cui è venuto a mancare.
In ogni caso, per quanto riguarda la pensione di reversibilità, ci sarebbero delle novità molto importanti da tenere in considerazione: approfondiamo al meglio delle nostre possibilità tutto quanto.
Reversibilità, novità dall’INPS: di cosa si tratta
Purtroppo, per tutti coloro che attendevano da tempo la possibilità di fare uso della pensione di reversibilità, sembrano non esserci esattamente delle splendide notizie. La Corte di Cassazione ha modificato l’istituto della pensione di reversibilità, e adesso sarebbero previsti dei tagli in questo senso. In poche parole, è stato stabilito un fatto importante in riferimento alla prescrizione della stessa reversibilità; questa si basa sull’inerzia del titolare del diritto per il tempo determinato dalla legge e l’individuazione del momento iniziale della prescrizione.
Reversibilità, brutte notizie dalla Cassazione (www.roadtvitalia.it)
Nel caso in cui l’INPS o il datore di lavoro non precisano con esattezza la data iniziale della prescrizione stessa, e si limita soltanto a renderla effettiva, i giudici non potranno rigettarla considerandola generica o inefficace. I magistrati hanno il dovere di valutare d’ufficio il momento iniziale della prescrizione, basando il loro giudizio sugli elementi probatori e sulla normativa applicabile, in modo tale da fare chiarezza su tutto quanto il quadro. Così facendo, per l’INPS potrebbe essere più semplice giungere alla prescrizione del diritto, in riferimento soprattutto in riferimento agli arretrati. In tal modo, l’ente previdenziale vede la sua posizione rafforzata, anche se non è preciso al millimetro nella precisazione della valenza della pensione di reversibilità.
Il rischio è che per tutti coloro che godono di questa pensione, venga sostanzialmente negato il pagamento degli arretrati relativi ai periodi finiti in prescrizione. Chiarita anche la questione degli interessi, che devono essere calcolati a partire dal momento in cui è effettiva la data della domanda presentata all’INPS. Una notizia, questa, che probabilmente non renderà per niente felici un sacco di cittadini italiani e cittadine italiane.
