Un posto al sole è un prodotto estremamente longevo, racconta Napoli ed il Paese in modo quasi tassonomico , partendo da quelle che sono gli spunti della cronaca e del sociale . L’andamento cronologicamente perfetto della soap, con il sincronismo tra la puntata ed il girono in cui va in onda , è un aspetto essenziale per far si che il mondo raccontato dalla fiction sia corrispondete alla realtà vissuta.
In questi mesi gli sceneggiatori hanno introdotto un personaggio davvero negativo Gennaro Gagliotti, emblematico a mio modesto parere di quello che è il mondo imprenditoriale contemporaneo, non solo ahimè in Campania. Gennaro pensa soprattutto al suo profitto, usa il caporalato per coltivare le sue terre, pratica dumping ed altre tecniche scorrete, vessa i subalterni insomma il tipo padrone delle ferriere 2.0, uno di quei milioni di imprenditori che sottopagano i dipendenti , calpestano i diritti e ne minano la sicurezza e la vita per un litro di gasolio in più da mettere nella loro lussuosa imbarcazione
La realtà ci racconta di imprese che vivono di lavoro neo, che chiamano lavoratori ormai anziani per attività rischiose, che lasciano i dipendenti in difficoltà o morti sull’asfalto per un manciata di euro in più sui conti corretti dell’azienda. Gagliotti parte dal basso ma resta nel sottobosco di una gestione mostruosamente illegale e violenta del lavoro, tratta tutti con aggressività , non rispetta nulla, insomma incarna alla perfezione la deriva di questa categoria di persone.
Incontrando il presidente De Laurentiis , che ovviamente non rientra nella categoria di imprenditori illegali, ho ravvisato una sua profonda scortesia e supponenza nel trattare la gente e mi sono chiesto le ragioni e le radici di questo sprezzante atteggiamento, un amico mi ha dato la chiave di lettura in una sincretica risposta ..è un imprenditore … e come tale ormai non ha sentimenti ma razionalizza tutto solo in base del vil danaro
Gagliotti è quasi più antipatico del primo Ferri, che almeno un po’ di classe l’aveva, offende , tiranneggia e pensa solo a come portare i suoi utili sempre più in alto . Insomma bravi gli autori perché con Gennaro hanno disegnato il ritratto più vero ed attuale di un imprenditore, unico appunto vestitelo meglio perché alla fine quella gente ricorre al sarto in modo certosino , gli abiti sformati e le camice dozzinali con cravatte di bassa lega mal si sposano alla rapacità del Gagliotti
Ad maiora
di Roberto Schioppa.














