“Io come Raspadori? Le caratteristiche sono quelle, magari io ero più punta centrale. Ma lui vede molto bene la porta, ha velocità. Il Napoli ha una sua identità di gioco e la esprime a pieno, forse solo a Milano contro il Milan ha giocato sottotono e ha vinto lo stesso. Contro il Sassuolo bisogna stare attenti al piazzamento di Bajrami: manda in porta gli avversari e può aggirare Lobotka. Magari uscirà un centrale difensivo su di lui. L’unico errore che può fare il Napoli è pensare alla Champions League”, queste le parole proferite da Stefan Schwoch durante la trasmissione Legends – Ci vediamo a Napoli, produzione cura Nexting, in onda su Napflix (canale 116) e Canale 8 (numero 14 sul telecomando) ogni giovedì alle ore 21:00.
Schwoch rivela poi un retroscena di mercato: “Quando il Napoli era in C1 e io ero a Vicenza il Napoli mi chiese di tornare. Io dissi di sì per gennaio e avevo anche già firmato, poi però mi separai da mia moglie e non me la sentivo di lasciare i figli a casa. Chiamai Marino, gli dissi che avevo firmato ma che potevo non avere la testa giusta per giocare. Quindi rinunciai e gli dissi di prendere Calaiò. L’avevo avuto già come mio compagno di squadra, dissi a Marino di andare a prendere lui. Il Napoli ha corso un rischio contro la Cremonese in Coppa Italia ed è uscito fuori. Il turnover però ci stava: se non lo fai in quel caso, quando lo fai? Però è anche vero che anche con giocatori diversi la partita andava portata a casa. Forse lì magari un po’ di testa il Napoli ha peccato ma il Napoli questo Scudetto non lo può perdere mai, lo vincerà al 100%. Il Napoli attacca sempre con 5 o 6 uomini, a volte addirittura 8. Larghi vanno gli esterni e le punte si stringono. Kvaratskhelia porta sempre superiorità numerica, la forza però la fa la sicurezza acquisita in tutti i reparti. Il Napoli sa che ora è temuto e tanto merito ce l’ha l’allenatore. Spalletti non si è mai lamentato dal primo giorno, anche quando sono andati via giocatori forti. Non ha mai dato scusanti ai calciatori. Sfido chiunque a pensare che Kim e Kvaratskhelia fossero più forti di chi era andato via”.
Infine, l’ex attaccante azzurro ha parlato anche dell’Eintracht: “Kolo Muani? Piace a tante squadre. L’Eintracht aggredisce molto in avanti, anche se lasciare tanti spazi alle spalle può diventare pericoloso perché Osimhen e Kvaratskhelia vanno a prendere ogni pallone. Le squadre di una volta difendevano in maniera diversa. Spesso ora i difensori non sentono l’uomo, basta guardare Osimhen quanti gol ha fatto staccandosi dalla marcatura. Uno che invece è bravo a fare palla-uomo ce l’ha proprio il Napoli ed è capitano Di Lorenzo, bravissimo, anche perché lui nasce da centrale difensivo. Il mio gol più bello in azzurro? Quello che ci ha portato in Serie A, segnata a Pistoia. Più per importanza in realtà che per bellezza ma fu comunque un bel gol”.
This post was published on Feb 16, 2023 22:33
Il turno infrasettimanale ha fornito spunti molto interessanti, sia per la lotta al vertice che…
Pulcinella diventa queer: l’icona della città si trasforma. Dall’8 al 12 dicembre tra proiezioni, incontri…
In occasione dell’VIII Anniversario del riconoscimento Unesco de "L'Arte Tradizionale del Pizzaiuolo Napoletano” In programma visite…
Torna in campo la Malvin, che 15 giorni dopo la vittoria di Pesaro affronterà domenica la LDR…
A Montesarchio apre l’8 Dicembre alle ore 10 la Casa di Babbo Natale: un appuntamento…
Pronti ad accogliere le festività: torna “Un Magico Natale a Montesarchio”, il variegato cartellone di…