di Francesca Galasso
Sono una trentina di persone, provengono da tutta Europa e marciano per promuovere la democrazia partecipata. Si tratta degli indignados, movimento nato in Spagna l’anno scorso, e questa è la loro marcia, iniziata a Nizza il 9 novembre e che terminerà ad Atene in primavera.
Questa volta fanno tappa a Napoli, piantando le loro tende colorate nella storica Piazza del Gesù, dove resteranno fino a domenica. Scelgono le piazze pubbliche poiché, come spiega un ragazzo, ‘sono un luogo dove discutere e confrontarci e non presuppongono schieramenti politici di alcuna sorta; qui organizziamo assemblee popolari nelle quali invitiamo la gente a parlare dei problemi locali e globali, per aiutare prima di tutto a conoscerli, per poi trovare insieme il modo di risolverli dal basso’.
Tanti i cartoni esposti su cui campeggiamo scritte che invitano non solo alla partecipazione alle assemblee, ma anche allo scambio attraverso un mercatino dell’usato, allestito in modo provvisorio. Ciò che colpisce è la loro grandissima allegria, che trasfonde da balli e canti, che donano un sorriso ai passanti e a chi alle assemblee prende parte.
Oggi, alle 16, tema dell’assemblea popolare è stato l’ACTA (Accordo Anticontraffazione), un accordo che mette seriamente a rischio la libertà della rete, l’ennesimo tentativo di imbavagliare Internet, distruggendo la condivisione di documenti e, quindi, l’informazione.
A tal proposito, gli indignados danno appuntamento per sabato prossimo, 11 febbraio alle ore 15, sempre in Piazza del Gesù, dove organizzeranno una manifestazione musicale contro tale provvedimento, in via di approvazione.
Insomma, una marcia pacifica, contro banche, politica e finanza, per promuovere una ‘rivoluzione’ frutto di una democrazia diretta, in cui ognuno partecipa con le sue idee e si impegna per la nascita di un mondo migliore.
This post was published on Feb 9, 2012 22:52
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