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Il pentito Catone chiama in causa Bassolino: «I Moccia lo appoggiavano, mentre i casalesi ce l’avevano con lui»

Il pentito Catone chiama in causa Bassolino: «I Moccia lo appoggiavano, mentre i casalesi ce l’avevano con lui»Dopo Domenico Bidognetti anche un altro pentito del clan dei casalesi ha chiamato in causa l’ex governatore della Regione Campania, Antonio Bassolino.

Si tratta di Francesco Cantone, sentito nella giornata di ieri al processo in corso al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Processo che vede imputato l’ex sottosegretario all’economia del governo Berlusconi III nonché potente segretario regionale del Popolo delle libertà, Nicola Cosentino, accusato di concorso esterno in associazione camorristica.

Cantone cita Bassolino mentre racconta del tentativo di dissociazione, portato avanti da alcuni clan della camorra campana all’inizio degli anni 90 poi naufragato per l’opposizione dei vertici del potente cartello criminale dei casalesi, precisamente da Francesco Bidognetti e di Francesco Schiavone conosciuto con l’appellativo di Sandokan.

L’idea partì dai Moccia di Afragola” – afferma Cantone –  “dovevamo consegnare le armi ed abbandonare il clan. Anche il vescovo di Acerra Don Riboldi era coinvolto, in cambio non avremmo avuto l’ergastolo”. Francesco Cantone non sa chi si fece portavoce di tali richieste presso l’allora governo ma ricorda che i Moccia appoggiavano politicamente Antonio Bassolino ed i Casalesi ce l’avevano con l’ex governatore della Campania perché colpevole di parlare sempre male di Casal di Principe.

Nell’udienza di lunedì scorso, il pentito Bidognetti dichiarò che i Casalesi si rivolsero al clan Lago di Pianura per appoggiare alle elezioni Alessandra Mussolini per fare un dispetto al clan Moccia di Afragola che sosteneva Bassolino.

L’ex governatore Bassolino di fronte alle accuse lanciate dal collaboratore di giustizia Francesco Cantone ha così replicato: “la campagna elettorale del 1993 per l’elezione del sindaco di Napoli fu molto bella e fu molto combattuta contro la camorra. La camorra, conclude Bassolino, era il mio nemico e credo di poter dire, anche di Alessandra Mussolini”

Giuseppe Parente

da Notte Criminale

Redazione web
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