Gianni Rodari, a 40 anni dalla morte di un Maestro

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Unico vincitore italiano del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970, fu uno fra i maggiori interpreti del tema “fantastico”.

Il 14 aprile 1980 moriva a Roma Gianni Rodari, scrittore, pedagogista, giornalista e poeta italiano, specializzato in letteratura per l’infanzia e tradotto in molte lingue. Unico vincitore italiano del prestigioso Premio Hans Christian Andersen nel 1970, fu uno fra i maggiori interpreti del tema “fantastico” nonché, grazie alla Grammatica della fantasia del 1973, sua opera principale, uno fra i principali teorici dell’arte di inventare storie.

Gianni Rodari, la sua opera cambia per sempre la produzione letterario per l’infanzia

Ma il successo di Gianni Rodari, come dimostra la sua riflessione teorica, non è frutto del caso; lo scrittore è un fine intellettuale, schierato col Partito Comunista ma al tempo stesso svincolato dalle cieche ideologie, acuto osservatore della realtà e divertente sperimentatore linguistico. L’opera di Rodari ha cambiato per sempre la produzione letteraria per l’infanzia, il mondo fiabesco di principi e castelli ha assunto le sembianze del quotidiano, i cavalieri e le fate sono diventati i piccoli eroi proletari della vita di tutti i giorni.

Con Rodari la poesia attinge alla realtà e le dona l’indispensabile tocco di fantastico che non solo stimola il pensiero dei ragazzi, ma contribuisce fortemente a renderli adulti più completi e sfaccettati. La morte prematura di Rodari lascia in sospeso un percorso che avrebbe regalato ancora tanto ai lettori giovani e meno giovani, e a distanza di quarant’anni la sua eredità è oggi un’opera fresca e gioiosa capace di attraversare il tempo senza invecchiare.