Categories: CronacaPrimo piano

Flash Mob per Charlie Hebdo: Napoli si schiera a favore della libertà di espressione

“A essere stato colpita non è solo la Francia; è tutto il genere umano”. Sergio Valentino, organizzatore, insieme a Bruna Di Dio, del flash mob per Charlie Hebdo, lo dice senza mezze misure. Sotto attacco non è un singolo Paese, ma il concetto stesso di libertà. “Libertà di parlare, di scrivere, di disegnare”. Libertà di esprimersi insomma; addirittura: libertà di parlare. La posta in gioco è alta.

Anche Napoli scende in piazza con un flash mob per Charlie Hebdo

Anche Napoli scende in piazza per mostrare la propria vicinanza alle vittime degli attentati, per condannare qualunque atto di terrorismo, nonché per affermare il diritto di ciascuno a esprimere liberamente il proprio pensiero: sono questi i temi del flash mob che si è svolto questo pomeriggio a via Toledo, nei pressi della stazione metro della linea 1. Uno striscione appeso sotto la stella di Natale, che ancora campeggia al centro del largo recentemente intitolato a Enrico Berlinguer, recita: “restiamo umani”. Tutto intorno, tante altre frasi, testimonianze e slogan lasciati dai partecipanti alla manifestazione.

Guarda: Le vignette degli artisti campani in ricordo di Charlie Hebdo

Una frase colpisce particolarmente: “Je suis Ahkmed”. Ahkmed è il poliziotto musulmano morto per difendere i vignettisti e giornalisti di Charlie Hebdo. “Io stesso ho voluto scrivere questa frase sullo striscione” spiega Sergio Valentino, “per mostrare la nostra solidarietà con tutti quei musulmani che rifiutano il terrorismo e la violenza. A loro va il nostro pensiero. A loro diciamo: coraggio, restiamo uniti”.

Flash Mob per Charlie Hebdo: da una matita spezzata si ottengono due matite

Lo stesso messaggio è evidente anche nelle parole di Bruna Di Dio, organizzatrice dell’evento: “Vogliamo che sia ben chiaro che il terrorismo non è in alcun modo identificabile con una nazionalità o peggio con una fede religiosa”. “Non vogliamo che questo flash mob sia inteso come un modo di fomentare odio” spiega Bruna al megafono. Poi, prima di intonare la Marsigliesetutti in cerchio, si prende una matita e la si spezza in due metà. Ognuna di queste prenderà nuova vita grazie a un temperamatite. A dimostrazione del fatto che la libertà non può essere spezzata, e che ogni tentativo in questo senso non fa che “raddoppiarla”.

This post was published on Gen 13, 2015 0:02

Giuliana Gugliotti

Nasco in Ottobre, prima del tempo. Mi resta addosso l'ansia di fare, negli anni imparo che la fretta è cattiva consigliera. Odio le approssimazioni, amo Napoli, l'odore dei libri e le cose ben fatte.

Recent Posts

Giovanni Esposito presenta “Nero” al Cineforum Arci Movie: due giorni di incontri e proiezioni al Pierrot di Ponticelli

Il regista e protagonista sarà al Cinema Pierrot martedì 9 dicembre, mentre Susy Del Giudice…

2 ore ago

Al Teatro Serra debuttano gli allievi della scuola

Debutta al Teatro Serra di Napoli “Artatamente” la compagnia degli allievi dello spazio flegreo, con “Quei…

2 ore ago

Un trovatello sotto l’albero, a Napoli quattro appuntamenti per conoscere e adottare i cani in cerca di casa

Dal 6 dicembre al 3 gennaio il Comune di Napoli porta in città una serie…

2 ore ago

TRIANON VIVIANI: venerdì 5 dicembre il teatro internazionale di DAVIDE IODICE

Venerdì 5 dicembre, il testo pluripremiato “Vizita” conclude la terza edizione del progetto “il Teatro…

18 ore ago

Baaristi Muuti: il debut album in due appuntamenti live a Napoli. Un viaggio visionario attraverso l’art rock e il nu prog

Il gruppo art rock pubblicherà a inizio dicembre il debut album dal titolo “A Room…

18 ore ago

Gli intellettuali di Villa Floridiana dell’800, protagonisti de «Il libro degli ospiti di Mary Davis» di Nadia Barrella

La presentazione domenica 7 dicembre nel parco borbonico del Vomero  I Musei nazionali del Vomero ospitano,…

18 ore ago