Fiera del baratto e dell’usato 2013: lo scrittore Luciano Galassi si racconta (VIDEO)

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di Francesca Bruciano

Come è nata la passione per la lingua napoletana? Quali prospettive ha, oggi, la “lingua” napoletana? Quali sono i suoi limiti nell’attuale contesto espressivo dominato da evoluzioni dovute al tecnicismo, all’anglismo e alla gergalità? Sono alcune delle domande rivolte all’autore.

Luciano Galassi, scrittore e saggista, è nato ed opera a Napoli. Dopo aver eseguito gli studi classici si è laureato in Giurisprudenza. La sua attività professionale si è sempre svolta nell’ENEL, dove nel gennaio del 1998 ha concluso la carriera con il grado di dirigente.

Appassionato di letteratura, ha coltivato tale suo interesse nel corso degli anni e, da quando è in pensione, ha intensificato lo studio della “lingua napoletana”: in materia collabora con le riviste on-line “Vesuvio web”, “Il mondo di Suk” , “Napoli punto a capo”, in cui pubblica racconti, poesie e articoli sulla cultura napoletana. E’ inoltre docente di lingua spagnola presso l’Associazione 50&Più e Euriòs.

Ha pubblicato con la casa editrice “Kairòs” una raccolta di proverbi in vernacolo dal titolo “Wellerismi napoletani”; inoltre “ ‘O mellone chino ‘e fuoco , Acqua ‘e maggio, Le zandraglie, Mannaggia Bubbà e infine Asso ‘e coppe”.

Per la narrativa il libro di racconti “Sigma+” , “Venere all’incanto” e il suo primo romanzo “101 Sfumature di Eros”.

Dopo essersi dedicato alle donne nel saggio “Le zandraglie”, secondo uno stile ormai collaudato, l’autore propone in “Asso ‘e coppe” una serie di imprecazioni rivolte agli uomini, nelle quali coniuga la ferocia dell’offesa con un’ironia colorita ed irriverente ma mai volgare. Un saggio divertente ed accurato dove sono raccolte e commentate solo le espressioni ritenute più interessanti o simpatiche, suggestive e di rinnovata attualità, scartando quelle blasfeme o effimere.

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25 novembre 2013