Tra le vittime anche un uomo di Fuorigrotta, il cordoglio della Municipalità: “Ferita collettiva che ci obbliga a pretendere più sicurezza”
Tragedia ieri pomeriggio a Marcianise, in provincia di Caserta. Tre uomini hanno perso la vita nell’esplosione avvenuta all’interno della ditta Ecopartenope, azienda che si occupa di trasporto, stoccaggio e trattamento di rifiuti speciali.
Come riporta Fanpage.it, le vittime sono Ciro Minopoli, Antonio Donadeo e Pasquale De Vita, amministratore unico della società. Secondo le prime ricostruzioni, i tre stavano lavorando vicino a un silos contenente oli esausti quando una scintilla, partita durante un intervento di saldatura, avrebbe innescato i gas accumulati, provocando la deflagrazione. L’esplosione, udita fino al centro abitato di Marcianise, ha scaraventato lontano i corpi degli operai. Sul posto sono intervenuti Polizia, Vigili del Fuoco e personale dell’Asl di Caserta. Tre persone sono rimaste ferite, ma non in maniera grave.
La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha aperto un fascicolo per accertare dinamica e responsabilità. Intanto la Cgil Campania, Napoli e Caserta ha diffuso una nota congiunta parlando di “un’altra tragedia intollerabile che colpisce il mondo del lavoro. Non si tratta di fatalità – si legge – ma del fallimento di un sistema che continua a non garantire sicurezza”.
Particolarmente colpita la comunità napoletana: una delle vittime era residente a Fuorigrotta. “Oggi la nostra comunità è scossa da una tragedia immane – ha dichiarato il consigliere della X Municipalità Sergio Lomasto –. Alla sua famiglia va il mio più sincero cordoglio e abbraccio. È inconcepibile che nel 2025 si possa ancora morire così, sul posto di lavoro. Queste non sono fatalità: sono ferite collettive che ci obbligano a pretendere più sicurezza, più controlli, più prevenzione. Il lavoro deve dare dignità e futuro, mai morte”.














