Diritti tv, tribunale conferma sospensiva: bando da rifare

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Calcio: nel 2021-22 tutte le partite in orari diversi

Il tribunale di Milano ha confermato la sospensione del bando per i diritti tv della Serie A di Mediapro, accogliendo le istanze di Sky. Secondo quanto si apprende, il giudice Claudio Marangoni ha stabilito che il bando va annullato perché non era correttamente formulato e in particolare ha riscontrato violazioni dei principi antitrust.

Il giudice Marangoni, nel provvedimento con cui ha confermato la sospensiva decisa in via cautelare lo scorso 16 aprile, ha inibito Mediapro a proseguire la gara con il bando già formulato. In questo modo ha di fatto annullato la procedura con cui la società spagnola ha messo in vendita i diritti del campionato in veste di intermediario indipendente.

Secondo il giudice, Mediapro, si evince dal provvedimento, è monopolista sul mercato dei diritti tv del calcio e avrebbe dovuto rispettare le norme Antitrust. In particole, ha osservato il presidente della Sezione Impresa del Tribunale di Milano, i pacchetti preconfezionati della durata, ritenuta ampia, di 270 minuti (con telecronaca, interviste e pubblicità in capo alla società spagnola), limiterebbero la libertà degli operatori a valle che dovrebbero pagare per gestire autonomamente quegli spazi, acquistando pacchetti accessori.

Più nello specifico, il Tribunale di Milano rileva che offrendo pacchetti con “contenuti informativi e pubblicitari” Mediapro si assume “una forma di responsabilità editoriale” che “pare collocarla al di fuori dell’ambito di attività propria dell’intermediario indipendente”. Per il giudice i pacchetti evidenziano “obbiettive problematicità” e ci sono “fondate perplessità” sull’effettivo ruolo” della società.

Inoltre, Mediapro ha posto in essere un “abuso di posizione dominante” con “la formulazione delle offerte” contenute nel bando per i diritti tv della Serie A e “i tempi ancora disponibili sembrano consentire la ripresa di una procedura di gara avente diversi contenuti nelle sue proposte di pacchetti”.

In conclusione, Mediapro dovrà tenere conto di queste osservazioni qualora dovesse decidere di procedere con un nuovo bando. La società spagnola ha 15 giorni per presentare reclamo.

Sky: fatta chiarezza, pronti a garantire il futuro del calcio – “La decisione del Tribunale di Milano ha confermato che era necessaria una verifica dell’ aderenza del bando di Mediapro alle leggi italiane, facendo chiarezza a beneficio di tutti i partecipanti e creando i presupposti per la definizione della procedura di assegnazione dei diritti 2018-21 della serie A”. Lo fa notare Sky, in una dichiarazione all’Ansa, chiarendo di essere “pronta come sempre a fare la sua parte con un’importante offerta che possa dare certezza a tutti gli appassionati e allo stesso tempo garantire il futuro dei club e di tutto il sistema calcio”.

Malagò: la scadenza della fidejussione resta il 22 maggio – “La scadenza del 22 maggio per la presentazione della fidejussione da parte di Mediapro vale ancora, oggi piu’ che mai”, ha detto all’Ansa Giovanni
Malagò, presidente Coni e commissario della Lega di A, dopo la decisione del Tribunale di Milano che ha confermato lo stop al bando per i diritti tv.

“Conosciamo la sentenza ma dobbiamo ancora leggere il dispositivo. Ho parlato con il vice commissario Paolo Nicoletti, in contatto con l’avvocato della Lega: ci devono mandare l’interpretazione, se la sospensiva è
totale o parziale e in base a quello faremo delle considerazioni”. (ANSA).