“Dobbiamo fare attenzione perché ci facciamo male – ha proseguito – Quando sento alcuni che con grande irresponsabilità guardano a chi non si vaccina, ‘dobbiamo fare un lavoro di persuasione’, che bella espressione. Chi deve decidere poi nelle Istituzioni, il tempo per fare questo lavoro non ce l’ha, lo può fare il monsignore, la chiesa, le parrocchie. Per me due mesi prima o dopo significano la differenza fra la salvezza di una regione e l’ecatombe”.“Dobbiamo essere molto preoccupati perché rischiamo di avere la sovrapposizione tra patologie non distinguibili tra dicembre e gennaio perché se esplode l’influenza normale avremo l’ingolfamento degli ospedali. La mia preoccupazione più grande è che la ricaduta negativa di questa onda di irrazionalità e di irresponsabilità che stiamo vivendo in queste settimane è – ha detto ancora – sui bambini perché si sta rallentando la campagna di vaccinazione, anche quella è obbligatoria e non è un atto di repressione ma di civiltà. Stiamo attenti perché stiamo creando questo clima di preoccupazione irrazionale”.E poi, rivolgendosi ai medici in sala, De Luca ha concluso: “Dobbiamo completare la terza dose per il personale sanitario, guai a noi se non abbiamo più ospedali sicuri. La terza dose è obbligatoria e se c’è qualche creativo che non intende farsela, se ne va a casa. Punto e basta e non perdiamo altro tempo”. (askanews)
This post was published on Nov 15, 2021 15:13
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