Cronaca

Coppia “truffa sexy”: lei incontra clienti, lui svuota i conti

Mentre lei offriva prestazioni sessuali a pagamento, il compagno approfittava dei momenti di distrazione dei clienti per prendere carte bancomat o di credito insieme ai codici PIN, sostituendole a volte con altre simili dello stesso istituto per evitare che i furti venissero subito scoperti.

In questo modo, la coppia riusciva a prelevare denaro e svuotare i conti delle vittime. I carabinieri di Sorrento hanno ricostruito che, tra novembre 2023 e maggio 2024, sarebbero state colpite circa una trentina di persone.

Per questo motivo, a Gorizia e Pomigliano d’Arco, i militari hanno eseguito un’ordinanza cautelare emessa dal gip del tribunale di Torre Annunziata su richiesta della Procura. I due, un uomo e la donna, sono accusati di furto aggravato, uso illecito di strumenti di pagamento elettronici e sfruttamento della prostituzione.

Tutto è iniziato con la denuncia di una delle vittime. Le indagini hanno permesso di ricostruire che gli episodi si sono svolti tra la penisola sorrentina e le zone di Torre Annunziata e Castellammare di Stabia. Secondo i carabinieri, la donna incontrava uomini, per lo più di mezza età, in un appartamento messo a disposizione dal compagno, che nel frattempo si impossessava delle loro carte, sostituendole quando necessario per ritardare la scoperta del furto. Una volta in possesso di carte e PIN, la coppia prelevava rapidamente contanti e faceva acquisti, spesso comprando grandi quantità di Gratta e Vinci.

Le indagini hanno anche rivelato che l’uomo organizzava e favoriva l’attività della donna, mettendo a disposizione l’abitazione, accompagnandola agli appuntamenti, pubblicizzando i suoi servizi online e fungendo da intermediario con i clienti. In questo modo, dividevano i guadagni derivanti dall’attività.

Determinanti per l’indagine sono stati i filmati delle telecamere di sorveglianza, i movimenti bancari, l’analisi dei cellulari dei due e i risultati delle perquisizioni domiciliari. Il gip del tribunale di Torre Annunziata ha sottolineato come i reati mostrino “serialità e particolare capacità organizzativa”.

Dopo le formalità, l’uomo è stato portato in carcere a Gorizia, mentre la donna è agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.

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