Mercato ancora aperto: dopo De Bruyne, Lang e Beukema, si cercano tre nuovi innesti. Conte al lavoro tra entusiasmo dei tifosi e richieste alla società.
Dopo la prima parte di preparazione e un vertice di mercato a Ischia con De Laurentiis, il Napoli inaugura la seconda fase del ritiro estivo a Castel di Sangro, cuore azzurro d’Abruzzo. Con una squadra già in buona parte definita e con Kevin De Bruyne che ha già conquistato il gruppo, Antonio Conte tiene le porte aperte a nuovi colpi di mercato.
Il tecnico campione d’Italia vuole chiudere con tre tasselli fondamentali: un terzino destro, un esterno offensivo e un centrocampista di fisico. Il ds Giovanni Manna è al lavoro per accontentarlo, in un mercato dove la concorrenza internazionale è agguerrita: lo dimostra il caso Ndoye, sfumato e ormai diretto verso il Nottingham Forest.
Finora il club partenopeo ha speso circa 80 milioni, incassandone 75 dalla cessione di Kvaratskhelia a gennaio. A breve entreranno anche i primi 40 milioni dal Galatasaray per Osimhen, che firmerà con i turchi nelle prossime ore. Soldi freschi che Conte vuole investire subito.
Per sostituire Politano, ora si guarda con interesse in Premier League: Jack Grealish (Manchester City) e Raheem Sterling (Chelsea) sono due nomi caldi, ma l’ostacolo resta l’alto ingaggio. Serve anche un vice-Di Lorenzo e un’alternativa robusta ad Anguissa in mediana.
Nel frattempo, il ritiro si è aperto con la cessione di Zerbin alla Cremonese (prestito con obbligo) e l’addio a diversi esuberi come Marin, Okafor, Billing, Lindstrom, Folorunsho e Ngonge.
Secondo Transfermarkt, il Napoli è il club italiano che ha visto crescere maggiormente il valore della rosa in questa sessione: da 355 a 550 milioni, un +54,8% che vale il terzo posto assoluto in Serie A dietro Juventus e Inter.
Conte si prepara a festeggiare il compleanno nel ritiro abruzzese, dove migliaia di tifosi attendono di vedere in azione i nuovi volti, soprattutto De Bruyne, Lang e Beukema. In programma tre test internazionali: il 3 agosto contro il Brest, il 9 con il Girona e il 14 contro l’Olympiakos, prima dell’inizio della Serie A.















