Negli ultimi mesi, il cioccolato di Dubai ha attirato l’attenzione del pubblico, diventando un vero e proprio fenomeno sui social.
Video accattivanti mostrano questo prodotto dal packaging elegante e dai colori vivaci, promettendo un’esperienza gastronomica unica grazie a ingredienti esotici come cioccolato al latte, pasta di pistacchio e fili di kadaïf. Tuttavia, un’indagine condotta dalla rivista francese “60 Millions de Consommateurs” ha rivelato dettagli preoccupanti sulla qualità e sulla composizione di questo cioccolato, suggerendo che la realtà è ben diversa dalle promesse fatte.
Il cioccolato di Dubai è disponibile in diverse varianti, con prezzi che variano significativamente. Le marche analizzate, tra cui Miskets, Germiyan, Mardinni e Le Damas, sono state acquistate in supermercati parigini come Franprix e U, oltre che alla Fiera di Parigi. Le tavolette, che pesano tra i 100 e i 200 grammi, hanno un costo che oscilla tra 6,95 e 15 euro, traducendosi in un prezzo tra 69,50 e 85 euro al chilo. Questi valori sono tipici di prodotti di alta pasticceria, ma i risultati dell’analisi suggeriscono che ciò che paghiamo è principalmente il marketing e non la qualità delle materie prime.
Come ha dichiarato il dottor Alain Bazot, esperto in qualità alimentare, “paghiamo un marketing ben confezionato, non la materia prima”. Infatti, la percentuale di pistacchio nei prodotti è spesso bassa e non sempre chiara sulle etichette. Alcuni campioni analizzati contenevano meno del 10% di pistacchio, un ingrediente che dovrebbe essere il protagonista della ricetta.
Un’analisi approfondita delle marche
Dall’analisi condotta, è emerso che solo una delle marche esaminate, Mardinni, ha mostrato un contenuto di pistacchio relativamente più alto, pari al 17%. Al contrario, il cioccolato Germiyan ha deluso le aspettative, con solo il 10,72% di pistacchio, risultando “quasi privo di sapore”. I risultati delle degustazioni hanno confermato queste osservazioni: mentre Mardinni è stato giudicato più equilibrato in termini di gusto, le altre marche sono state etichettate come “troppo dolci” e “stucchevoli”.
In aggiunta, la maggior parte dei campioni analizzati non è stata effettivamente prodotta negli Emirati Arabi Uniti, bensì in Turchia, sollevando ulteriori dubbi sulla loro autenticità e qualità. Questo porta a interrogarsi sull’origine dei prodotti che si presentano come “cioccolato di Dubai”.

Un profilo nutrizionale preoccupante(www.roadtvitalia.it)
Un altro aspetto che ha suscitato preoccupazione è il profilo nutrizionale di queste barrette di cioccolato. Tutti i campioni analizzati avevano come primo ingrediente lo zucchero, con percentuali che raggiungono i 43,95 grammi per 100 grammi nel caso del Germiyan. Questo elevato contenuto di zucchero porta a un gusto talvolta stucchevole, simile a quello del cioccolato bianco, piuttosto che a un vero cioccolato di qualità.
Oltre allo zucchero, l’olio di palma è un ingrediente comune in molte di queste barre, il che solleva preoccupazioni non solo per il suo impatto nutrizionale, ma anche per il suo contributo alla deforestazione. Inoltre, molte di queste barrette contengono un numero significativo di additivi, con una media di 3-5 per prodotto. Tra questi, il poliricinoleato di poliglicerolo è un emulsionante controverso, il cui uso è stato messo in discussione per i potenziali effetti sulla salute intestinale.
La delusione del gusto
Le prove di degustazione effettuate da “60 Millions de Consommateurs” hanno evidenziato una qualità del gusto generalmente deludente. Solo la marca Mardinni ha ricevuto un punteggio positivo per il suo equilibrio tra dolcezza e sapore di pistacchio. Le altre marche, invece, sono state descritte come “grasse” e “appesantite” al palato. In particolare, il cioccolato Germiyan è stato considerato il meno apprezzato, segnando un netto passo indietro rispetto alle aspettative generate dal suo marketing accattivante.
Se sei un amante del pistacchio e del cioccolato di alta qualità, l’analisi suggerisce che sia più saggio rivolgersi a produttori artigianali locali, piuttosto che cedere alla tentazione del cioccolato di Dubai.

Prezzi da alta pasticceria, ma qualità discutibile(www.roadtvitalia.it)









