Scoperta una casa di trasgressione a Torre Annunziata. Tutto ciò che bastava fare, era recarsi in via Plinio e bussare alla porta “in ferro, di fronte alla Smart nera parcheggiata poco dopo la rotonda di Pompei“.
Queste alcune delle dichiarazioni rilasciate da due clienti della casa d’appuntamenti per trans. I due sono stati chiamati a testimoniare al processo per favoreggiamento della prostituzione che vede come unico imputato Mario Casamento, considerato dalla Procura oplontina (in aula la pm Rossella Annunziata) il gestore della casa di trasgressione.
“Ho trovato il numero di telefono sul sito Bakeka incontri – ha spiegato in aula un giovane studente – e una voce mi ha dato tutte le indicazioni“. Quali erano i costi? “Ho pagato 50 euro per una prestazione di 10 minuti“. Ma, lo scorso novembre, ad interrompere il cliente e la prostituta arrivarono gli agenti del commissariato di polizia di Torre Annunziata, guidati dal primo dirigente Vincenzo Gioia e dal vicequestore Elvira Arlì. Furono denunciate 4 persone e sequestrati 10mila preservativi alla frutta, diversi giochini erotici, biancheria sexy, maschere e denaro contante. Davanti al collegio della seconda sezione penale – presidente Maria Rosaria Aufieri – i due testimoni erano imbarazzati. Il terzo teste – il trans interrotto dai poliziotti – si è avvalso della facoltà di non rispondere perché imputato in un altro procedimento parallelo.
This post was published on Mag 13, 2015 16:16
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