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Cane cade dall’aliscafo, l’equipaggio: “Tanto è già morto”

Cane cade dall’aliscafo, ritrovato e salvato da alcuni velisti del Circolo Savoia. “Sono felicissimo, – ha commentato Mario Di Meglio, proprietario del piccolo Noodleho potuto riabbracciarlo e in fondo ci ho sempre sperato. Ma sono ancora sconvolto e arrabbiato per quello che è successo: quando il cane è caduto in mare, avevo chiesto all’equipaggio dell’aliscafo di arrestare l’unità per salvarlo. Mi hanno risposto: ‘Macchè, ormai sarà morto’”.

Il fatto è accaduto sabato 24 ottobre sull’aliscafo Caremar. Durante il viaggio, il cucciolo di labrador di appena tre mesi, è caduto in mare e l’equipaggio si è rifiutato di fermarsi per cercare di salvarlo dichiarando che, sicuramente, il piccolo era già annegato. Il padrone di Noodle ha poi raccontato l’accaduto e la sua rabbia a Repubblica.

 

Cane cade dall’aliscafo, le parole del padre Mario Di Meglio

Avevo il cane in braccio, lo avevo appena prelevato a Napoli. Adoro i labrador, Noodle farà compagnia a una femmina, che ho a casa. Dopo il primo tratto di navigazione, l’ho messo a terra: era al guinzaglio. Ma si è sganciato in pochi istanti, dimenandosi: quel guinzaglio con il quale me l’hanno ceduto, non doveva essere particolarmente resistente. Così, Noodle si è sporto e in pochi istanti era a mare. Ma l’avevo visto tenersi a galla, distante dalla schiuma. E così – prosegue Mario – mi sono fiondato in sala macchine, allertando i marittimi. Un marinaio si è affacciato e mi ha detto: ‘Non vedo alcun cane’. Gli ho chiesto, sbracciandomi, di fermare l’aliscafo. ‘Non è prassi’, mi ha risposto. ‘E comunque sarà andato sotto, sarà già morto’. Io ero convinto che fosse ancora vivo, però. E ho allertato, grazie anche a Francesca, la mia compagna, la Guardia Costiera, a cui ho subito segnalato l’accaduto: mi hanno promesso che avrebbero mandato alcune unità a controllare, avvisando le unità in transito da e per le isole di Ischia e Procida della possibilità di imbattersi in un cane naufrago. La Guardia Costiera mi ha chiesto se avessi segnalato l’episodio al personale di bordo, ho risposto di sì”.

Quella che poteva trasformarsi in una vera e propria tragedia con l’annegamento del cucciolo, è invece una storia che, per fortuna e grazie ai velisti che l’hanno soccorso, ha il suo lieto fine.

Ho visto i suoi salvatori, perché nel pomeriggio mi sono fiondato di nuovo a Napoli. – racconta Mario – Emozionatissimo, li ho ringraziati e resterò in contatto con loro. Uno dei velisti, avvocato, mi ha suggerito di sporgere denuncia per l’accaduto: è inumano il comportamento dell’equipaggio. Intanto, Noodle sta bene e non ha traumi. Non voglio neanche rispondere a chi sul web ha avanzato il sospetto che sia stato gettato in mare volontariamente: ho vissuto lunghe ore drammatiche, l’epilogo positivo – conclude – non mi farà dimenticare quello che è accaduto sull’aliscafo”.

 

Redazione Desk
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