Immagina Napoli che per quattro giorni diventa una grande libreria a cielo aperto: dal 2 al 5 ottobre torna al Palazzo Reale e in Biblioteca Nazionale il Campania Libri Festival – La fiera dell’editoria, giunto alla sua quarta edizione. E quest’anno il filo conduttore non poteva che richiamare Arthur Conan Doyle e, con un sorriso azzurro, lo scudetto: sarà infatti l’anno de “Il segno dei 4”.
La direzione artistica è di Ruggero Cappuccio, con la cura di Massimo Adinolfi e l’organizzazione della Fondazione Campania dei Festival. Il programma è finanziato interamente dalla Regione Campania e promette un mix potente di scrittori, musicisti, attori e artisti visivi.
I quattro testimonial letterari (Diego De Silva, Viola Ardone, Antonella Cilento e Silvio Perrella) firmeranno le serate dialogando con ospiti di spessore come Stefano Bollani, Marcello Fois, Giuseppe Conte e con le immagini di Mimmo Paladino.
Il parterre internazionale è da festival di prima categoria: dallo statunitense Richard Ford alla spagnola Elvira Lindo, dai tedeschi Daniela Dröscher e Harald Gilbers alla svedese Elisabeth Åsbrink, fino al romeno Mircea Cărtărescu, più volte candidato al Nobel. E ancora il regista romeno Cristian Mungiu, Palma d’Oro a Cannes nel 2007, la scrittrice argentina e sex worker Georgina Orellano, l’ex ministro della Cultura della Palestina Atef Abu Saif e Sari Bashi.
L’Italia non resta indietro: attesi, tra gli altri, il Premio Strega Andrea Bajani, Edoardo Albinati con Matteo Garrone, Emanuele Trevi, Maurizio De Giovanni, Teresa Ciabatti, Wanda Marasco (fresca di Campiello) e tanti altri.
Non mancheranno gli eventi speciali: “Quarto Potere”, con Titta Fiore e ospiti come Luca Zingaretti e Teresa Saponangelo; il ritorno di “Eretiche”, con le letture di Agnese Nano; gli incontri sulla spiritualità con Eva Crosetta e Claudia Koll. Per i lettori, invece, ci sarà “L’isola della libertà”, allestita da Mimmo Paladino.
Un occhio alla storia: il festival ricorderà i 650 anni dalla morte di Giovanni Boccaccio e renderà omaggio a Giancarlo Siani, a 40 anni dal suo assassinio. In più, masterclass di Enzo Avitabile e Antonella Cilento, e il Premio Serao con “Il Mattino”.
Insomma: 120 stand, migliaia di visitatori attesi (35mila lo scorso anno) e un programma che trasforma Napoli nella capitale della parola scritta.














