Beni per circa 400mila euro sono stati sequestrati, dagli agenti della divisione Anticrimine della Questura di Napoli, a Giuseppe Di Martino. Il decreto è stato emesso dal tribunale partenopeo, nell’ambito di un’inchiesta anti camorra.
Il 57enne è stato condannato il 27 giugno 2002 dalla Corte di Appello di Napoli, con sentenza divenuta irrevocabile il 22 gennaio 2004, a tre anni di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso perché ritenuto appartenente al clan camorristico Giugliano, attivo a Poggiomarino, Scafati e Boscoreale, quale articolazione territoriale del famigerato gruppo Fabbrocino.
Di Martino, pregiudicato anche per emissione di assegni a vuoto e con pregiudizi di polizia per minacce, lesioni ed ingiuria, risulta già destinatario – informa la Questura – della misura di prevenzione della sorveglianza speciale per la durata di quattro anni e della misura di sicurezza della libertà vigilata per un anno. I beni sottoposti a sequestro erano formalmente intestati a stretti congiunti dell’uomo. A Pompei, sigilli a un fabbricato unifamiliare e alle quote di due vigneti.
This post was published on Gen 7, 2016 18:25
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