Brutta sorpresa in arrivo per migliaia di contribuenti italiani, che quest’anno potrebbero ricevere una tredicesima più bassa del previsto.
Dicembre è il mese in cui si tirano le somme, si fanno bilanci e si spera in qualche entrata extra che alleggerisca le spese festive. Tra regali, bollette e piccoli imprevisti, ogni euro in più può fare la differenza e restituire un po’ di respiro alle famiglie italiane.
Le entrate straordinarie sono attese con impazienza, soprattutto quando coincidono con diritti acquisiti e riconosciuti da tempo nel mondo del lavoro. Sapere quando arrivano e quanto valgono aiuta a pianificare meglio, evitando sorprese e gestendo con più serenità il periodo natalizio.
Tredicesima al ribasso, ecco i valori ufficiali
La tredicesima mensilità viene erogata tra il 10 e il 20 dicembre, con variazioni in base al contratto, al settore e all’ente previdenziale. I pensionati la ricevono insieme alla pensione di dicembre, mentre i dipendenti pubblici e privati seguono tempistiche diverse stabilite dai datori di lavoro.

Bisogna fare i conti con trattenute e assenze – roadtvitalia.it
L’importo dipende da vari fattori, stipendio lordo, mesi lavorati, eventuali assenze non retribuite e trattenute fiscali applicate alla somma. Chi ha lavorato tutto l’anno riceve una mensilità intera, mentre chi ha iniziato da poco avrà una quota proporzionata ai mesi effettivi.
La tredicesima è soggetta a tassazione ordinaria, quindi l’importo netto può risultare inferiore rispetto allo stipendio mensile percepito. Non sono previste detrazioni specifiche e l’aliquota IRPEF incide direttamente, riducendo la cifra disponibile per le spese natalizie.
Per un dipendente con stipendio lordo di 1.500 euro, la tredicesima netta si aggira intorno ai 1.200 euro, salvo trattenute aggiuntive. Chi guadagna 2.000 euro lordi può aspettarsi circa 1.600 euro netti, ma il calcolo varia in base alla situazione fiscale personale.
I lavoratori part-time ricevono una tredicesima proporzionata alle ore lavorate, mentre chi ha contratti intermittenti o a chiamata può avere importi minimi. Anche le assenze per malattia, maternità o aspettativa non retribuita incidono, riducendo la somma finale in modo significativo.
I pensionati ricevono la tredicesima in base all’importo della pensione e alla tipologia di trattamento, con cifre che variano da poche centinaia a oltre mille euro. Chi percepisce assegni sociali o pensioni minime riceve importi ridotti, ma può beneficiare di maggiorazioni se rientra in fasce protette.
La tredicesima non è un bonus, ma parte integrante della retribuzione annuale, prevista dai contratti collettivi e dalle normative vigenti. Serve a sostenere le spese di fine anno, ma anche a riconoscere il lavoro svolto, premiando la continuità e la regolarità del rapporto.
Alcuni contratti prevedono anche la quattordicesima, erogata in estate, ma riguarda solo determinate categorie e non è obbligatoria per tutti. La tredicesima, invece, è garantita, e rappresenta un diritto consolidato che ogni lavoratore può rivendicare in caso di mancata erogazione.

La tredicesima sarà molto più bassa dello stipendio - roadtvitalia.it








