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Bonus Bebè, cosa cambia nel 2026: la nuova legge stravolge tutto

Bonus Bebè, cosa cambia nel 2026Tutte le novità sul Bonus Bebè - roadtvitalia.it

Tutto quello che c’è da sapere sul Bonus Bebè, che potrebbe essere completamente stravolto da una nuova legge.

Le politiche sociali influenzano direttamente la vita quotidiana, modellando le scelte familiari e offrendo strumenti di sostegno economico in momenti delicati e complessi. Ogni intervento normativo può modificare equilibri consolidati, ridefinendo criteri di accesso, importi e modalità di erogazione dei benefici previsti dallo Stato.

La manovra 2026 introduce novità significative per l’assegno unico e il bonus infanzia, con effetti diretti sul calcolo dell’ISEE familiare. Il nuovo ISEE terrà conto di parametri aggiornati, con l’obiettivo di rendere più equa la distribuzione delle risorse disponibili tra i beneficiari.

Tutte le novità sul bonus bebè

L’assegno unico universale resta confermato, ma gli importi saranno rimodulati in base al nuovo indicatore, che considera redditi e patrimoni in modo più preciso. Le famiglie con figli minori riceveranno importi variabili, da un minimo di 54 euro a un massimo di 189 euro mensili per ciascun figlio.

Bonus Bebè, cosa cambia nel 2026

Nuovi ISEE e requisiti da seguire – roadtvitalia.it

Il bonus infanzia, destinato a coprire spese per nidi e servizi educativi, sarà legato al nuovo ISEE e alla composizione del nucleo familiare. Le famiglie con ISEE inferiore a 25.000 euro potranno ricevere fino a 3.600 euro annui, distribuiti in dodici mensilità da 300 euro ciascuna.

Per nuclei con tre figli e ISEE sotto i 40.000 euro, il bonus sarà pari a 2.100 euro annui, con rate mensili da 175 euro complessivi. Chi supera la soglia dei 40.000 euro riceverà un contributo ridotto, pari a 1.500 euro annui, distribuiti in dodici mensilità da 125 euro.

Il nuovo ISEE considera anche il patrimonio immobiliare e mobiliare, con aggiornamenti che includono giacenze medie e rendite catastali rivalutate. Questo cambiamento potrebbe ridurre l’importo dei benefici per alcune famiglie, soprattutto quelle con risparmi o proprietà non produttive di reddito.

Le famiglie numerose riceveranno una maggiorazione dell’assegno unico, pari a 15 euro mensili per ciascun figlio oltre il secondo. È prevista anche una maggiorazione per figli disabili, che può arrivare fino a 105 euro mensili, in base alla gravità della condizione certificata.

Il governo ha annunciato che i nuovi criteri saranno applicati a partire da gennaio 2026, con aggiornamento automatico per chi ha già presentato l’ISEE. Chi non ha ancora richiesto l’assegno unico dovrà presentare la DSU aggiornata, per ottenere l’importo corretto in base alla nuova normativa.

Le associazioni familiari hanno accolto con favore la riforma, ma chiedono maggiore chiarezza e semplificazione nelle procedure di accesso ai benefici. Secondo alcuni esperti, il nuovo ISEE migliora l’equità, ma rischia di penalizzare famiglie con patrimoni non liquidi o redditi discontinui.

Il bonus nido sarà erogato direttamente alle strutture convenzionate, riducendo i tempi di rimborso e semplificando la gestione per le famiglie beneficiarie. È previsto un monitoraggio trimestrale per verificare l’efficacia delle misure e correggere eventuali distorsioni nel sistema di calcolo e distribuzione.

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