Bonus 200 euro al personale precario della scuola, novità in arrivo

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Il bonus arriverà con la busta paga di luglio per i dipendenti, mentre i disoccupati potranno beneficiarne solo se avranno ricevuto la Naspi nel mese di giugno

Il ‘bonus 200 euro, verrà riconosciuto grazie al ‘decreto legge Aiuti’ automaticamente, senza necessità di fare richiesta, ai dipendenti, pensionati, disoccupati, collaboratori domestici (colf e badanti) e ai percettori del reddito di cittadinanza. Un ‘regalo’ inaspettato, ricorda leleggepertutti.it, che per la prima volta arriverà a luglio ma che, così come attualmente prevista, va ad escludere alcune categorie di lavoratori che ingiustamente non potrebbero beneficiarne.

Il bonus arriverà infatti con la busta paga di luglio per i dipendenti, mentre i disoccupati potranno beneficiarne solo se avranno ricevuto la Naspi (l’indennità di disoccupazione) nel mese di giugno. In tal modo tutti i dipendenti della scuola a cui scade il contratto alla fine di giugno rimangono esclusi da questa misura perché, essendo stati occupati fino a giugno non percepiscono la Naspi per quel mese, e allo stesso tempo neppure la busta paga di luglio perché il contratto scade prima.

Proprio per sopperire a tale lacuna il Movimento 5 Stelle ha presentato un emendamento che ha come obiettivo quello di garantire l’indennità di 200 euro anche al personale precario della scuola e Ata che da fine giugno rimarrà a casa.

Firmatari dell’emendamento sono il capogruppo del Movimento 5 Stelle della commissione Cultura della Camera, Manuel Tuzi, e la deputata pentastellata, Margherita Del Sesto. Sono proprio i due parlamentari a esplicitare le ragioni che li hanno spinti a chiedere un intervento sulla misura.

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Del Sesto ha spiegato che gli insegnanti con contratto a tempo determinato con scadenza a giugno percepiranno i sostegni al reddito ma non il bonus perché il requisito per poterne godere è il sostegno al reddito su quel mese oppure la busta paga. Per la deputata siamo di fronte a «una criticità che va subito sanata», poiché, in caso contrario, andrebbe a creare ulteriori distinguo tra precari, incidendo ingiustamente sulla qualità della vita di alcuni e non di altri.

Inizialmente, il decreto Aiuti prevedeva il bonus da 200 solo per lavoratori, pensionati e disoccupati. Nel corso dei mesi è stato poi modificato più volte: dopo le prime correzioni sono stati aggiunti all’elenco dei beneficiari anche i percettori del reddito di cittadinanza, gli stagionali, gli autonomi e i collaboratori domestici. Infine, in seguito alle ultime alterazioni, sono state inserite nello specifico molteplici categorie: mancano ora solo i precari della scuola e il personale Ata.

Secondo i calcoli del Governo sono 13,7 milioni i dipendenti che andranno a godere del bonus da 200 euro nella busta paga di luglio. Devono avere una retribuzione imponibile mensile di 2.692 euro (34.996 euro all’anno, compresa la tredicesima), nessun trattamento pensionistico in corso e rientrare nella platea di coloro che hanno beneficiato, nel primo quadrimestre 2022, almeno per un mese, dello sconto sui contributi stabilito dall’ultima legge di Bilancio.

Anche i pensionati che beneficeranno del bonus (che devono sottostare allo stesso limite economico) saranno 13,7 milioni; 900mila invece coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza; 750mila i lavoratori domestici; 1,1 milioni i disoccupati che hanno percepito Naspi e Dis-Coll nel mese di giugno; 270mila i titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, sempre con il limite di 35mila euro all’anno.

Va ricordato, infine, che per i lavoratori autonomi il Goberno ha previsto l’istituzione di un fondo ad hoc da 500 milioni per finanziare l’indennità una tantum.