di Vincenzo Palumbo
Stavolta il Cavaliere sembra davvero nei guai.
Nell’ambito del processo Mediaset in cui Silvio Berlusconi è indagato per frode fiscale, i giudici della corte di appello hanno confermato la pena ricevuta dall’ex Premier in primo grado, ossia: 4 anni di carcere e 5 di interdizione dai pubblici uffici.
Il “buon Silvio” ancora non ha rilasciato alcuna dichiarazione, invece i suoi legali, che in tutti i modi hanno cercato di congelare il processo (stavolta senza fortuna), hanno detto:”La forza della prevenzione è andata al di là della forza dei fatti. Avevamo la consapevolezza che sarebbe andata così“.
A difesa del Cavaliere si è schierato anche “l’altissimo” Brunetta:”Accanimento disgustoso. La sentenza contro Silvio Berlusconi è politica, anzi antipolitica, perché colpendo lui si favoriscono i disegni disgregatori del nostro Paese. L’ingiustizia è così ripetuta e palese che per fortuna la grande maggioranza dei cittadini capisce benissimo che una parte della magistratura non ha nessuna credibilità. La condanna non colpisce Berlusconi ma chi l’ha pronunciata“.
Contro il Presidente del Milan si schierano in prima linea i grillini, questi chiedono di avviare immediatamente l’iter per far scattare l’ineleggibilità di Berlusconi.
L’ex leader del PDL dovrà darsi da fare per uscire illeso da questo processo, quella che lui stesso definisce una “persecuzione da parte della magistratura” sembra avergli affondato una stoccata decisiva.
This post was published on Mag 9, 2013 10:44
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