Mentre il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha ritardato più volte nelle nomina del fatidico Commissario di Bagnoli, i cittadini, insieme ai movimenti territoriali non hanno tardato a dimostrare la propria posizione e lo sdegno nei confronti delle politiche nazionali volte a commissariare gran parte del territorio di Bagnoli reputato SIN. La questione del commissariamento non ricade sul nome del prescelto, ma quanto sull’incostituzionalitá e lo scopo di continuare a sperperare altro denaro, oltretutto senza considerare la partecipazione, nonché le esigenze sia dei cittadini sia dell’ente locale competente in ambito di gestione.
Oggi, 30 settembre, ancora una volta i cittadini di Napoli hanno segnato la storia, ribellandosi alle politiche nazionali, alle manovre di strumentalizzazione, evitando scontri e provocazioni dirette con le forze dell’ordine, nonostante ci sia stato un avvenimento increscioso che ha visto protagonista un celerino spingere con violenza un manifestante che richiedeva spiegazioni. Tra le strade del quartiere, a passo svelto e serrato, si inneggiava a slogan come: “chi ha inquinato deve pagare“; tra i manifestanti erano presenti giovani, studenti, disoccupati e molteplici realtà associative, tra cui Iskra, Bancarotta, nonché l’associazione del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris – Dema. La richiesta dei manifestanti è stata chiara, impossibile non ascoltarla: basta speculazioni sui territori, lavoro, casa e futuro per ogni singolo cittadino. Dopo una lunga mediazione, la cittadinanza, come un fiume in piena, ha spalancato le porte della X Municipalità sedendo tra i banchi istituzionali (in cui dovrebbero avvenire confronti tra le parti, altresì forme di partecipazione, di ascolto e di un maggiore pragmatismo, inesistente, di coloro che operano nella X Municipalità) dando vita ad un’assemblea popolare. Attualmente la sede della X Municipalità è occupata, in attesa del tavolo di mediazione tra l’assessore Piscopo e il Presidente della municipalità, affinché i cittadini possano usufruire della stessa in vista del bene comune.
Bruna Di Dio
This post was published on Set 30, 2015 16:59
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