Federlaberghi contro l’aumento della tassa di soggiorno che il Comune ha inserito nel bilancio da approvare oggi. L’aumento sarà di 50 centesimi, con il quale si prevede di incassare quattro milioni e mezzo, soldi che saranno poi utilizzati per finanziare il turismo e la manutenzione dei beni culturali. La rabbia degli albergatori però è doppia e riguarda sopratutto l’assoggettabilità delle zone comuni alla tassazione sui rifiuti. Naldi, presidente Federalberghi Napoli, dice: “Il Comune di Napoli è pronto a infliggere un nuovo duro colpo agli albergatori presentandolo come un regalo. Quello che è stato sbandierato dalle istituzioni come uno sconto in realtà è un aggravio della tassazione. Scale, corridoi, androni non sono tassati nei condomini e non si comprende per quale motivo dovrebbero, invece, essere tassati negli alberghi. Il Comune ha annunciato che opererà uno sgravio del 10% sull’imposta relativa alle parti comuni, la realtà è che gli albergatori dovranno pagare il 90% di un‘imposta che, a nostro avviso, non è dovuta. Un provvedimento deciso a seguito di un incontro inutile. Il Comune parla di concertazione, ma poi agisce senza ascoltare quello che viene proposto”.
Ad aumentare la furia degli albergatori il fatto che i Bed & breakfast siano esclusi dall’aumento della tassa di soggiorno. Naldi va nuovamente all’attacco è afferma che “le istituzioni hanno voluto premiare chi lavora spesso abusivamente, al di fuori delle regole e senza il minimo rispetto della concorrenza. Da anni ci battiamo perché vengano fatti controlli, venga ridotta l’evasione fiscale, vengano chiuse le strutture abusive, impegnandoci laddove il Comune è assente. Il Comune cosa fa? Premia i b&b non applicando l’aumento della tassa di soggiorno per poi lamentarsi degli scarsi introiti. Certo, se non si fanno i controlli e se non c’è nemmeno la voglia di punire chi sbaglia, il risultato sarà necessariamente un disastro e chi ne paga le conseguenze è sempre chi rispetta le regole”.
This post was published on Lug 30, 2015 10:20
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