Cronaca

Aggredito da babygang, Lomasto: “Denuncio da mesi caos fuori stadio, mio fratello ha rischiato vita”

Il consigliere della X Municipalità racconta la drammatica aggressione al fratello: “Era sceso dall’auto per soccorrere chi lo ha poi pestato. Non vuole più tornare a Napoli. Ringrazio Prefetto e istituzioni, ma denuncio questa situazione da marzo”.

NAPOLI – “Mio fratello è in condizioni difficili, ma è scongiurata la perdita della vista e questo ci rincuora. Dal punto di vista psicologico però sta molto male: vive e lavora a Milano da vent’anni e mi ha detto di non voler più tornare a Napoli. È preoccupato da padre, per i figli. Ancora non sa cosa dire loro per dargli una spiegazione e trovare un senso a quanto accaduto”. A parlare è Sergio Lomasto, consigliere della X Municipalità di Napoli, che da mesi denuncia il degrado e le scorribande di moto e auto attorno allo stadio Diego Armando Maradona.

L’ingegnere 47enne, fratello del consigliere, è stato aggredito nei giorni scorsi da una baby-gang a Fuorigrotta, sotto gli occhi della madre e dei suoi due figli piccoli. Una violenza brutale, scatenata in circostanze paradossali. “Stava riaccompagnando nostra madre a casa – racconta Lomasto – in auto c’erano lei e i suoi figli. Dopo aver frenato per far passare qualcuno, una delle moto che ogni sera partecipa alle corse clandestine fuori dallo stadio lo ha superato ed è caduta. Di istinto, mio fratello è sceso dall’auto per soccorrerlo ed è stato aggredito da lui e da altri cinque. Più ci pensi e meno riesci a spiegarti qualcosa”.

Il 47enne ha riportato fratture al volto, un trauma cranico e altre lesioni, ma per fortuna non ha perso la vista. Resta la ferita psicologica. “Sta vivendo un incubo. Mi ha confidato che non vuole più tornare a Napoli, e capisco bene la sua paura e la rabbia”, dice il consigliere.

Dopo il caso, il Prefetto di Napoli ha portato la questione in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, disponendo un rafforzamento dei controlli di polizia nella zona dello stadio. Lomasto ha voluto ringraziare “Prefetto, forze dell’ordine, assessori e Presidente del Consiglio comunale che hanno chiesto di discutere subito in Consiglio il tema della sicurezza e prevenzione. So che sono stati presi provvedimenti e questo è positivo”.

Ma il consigliere ricorda come la sua battaglia vada avanti da mesi: “Da marzo sto denunciando la situazione, con PEC e video che mostrano gare di auto e moto all’esterno dell’impianto. Ciò che è accaduto a mio fratello è orribile, una follia, ma spero che l’impatto mediatico avuto dalla mia posizione politica possa fare da cassa di risonanza e portare a provvedimenti seri e importanti, come pare si stia facendo”.

Infine, un messaggio ai cittadini: “Molti mi stanno scrivendo, raccontando episodi quotidiani e la paura di vivere lì. Alcuni dicono: ‘Abbiamo perso noi e vinto loro, dobbiamo andarcene’. Io non la penso così, pur comprendendo la rabbia. Bisogna reagire, Napoli non può arrendersi alle baby-gang”.

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