Cronaca

Addio a Giorgio Armani, il re della moda italiana si è spento a 91 anni

Dalla giacca destrutturata al blu-Armani, dalle passerelle di Parigi al basket con l’Olimpia Milano: la storia di un genio che ha portato l’eleganza italiana nel mondo.

Si è spento a 91 anni Giorgio Armani, il più grande stilista e imprenditore della moda italiana contemporanea. Nato a Piacenza e partito come commesso alla Rinascente di Milano, Armani ha rivoluzionato lo stile maschile e femminile con le sue linee essenziali e senza tempo, diventando ambasciatore del Made in Italy nel mondo.

La sua carriera decollò negli anni ’70, quando fondò insieme a Sergio Galeotti l’azienda che porta il suo nome. La giacca destrutturata, il tailleur dalle tonalità neutre, il celebre blu-Armani: capi che hanno segnato un’epoca e influenzato cinema, sport e società. Dal guardaroba di Richard Gere in “American Gigolò” ai costumi per Leonardo DiCaprio, Jessica Chastain, Michael Fassbender e Penélope Cruz, Armani ha legato indissolubilmente moda e cinema.

Accanto all’alta moda, Armani ha portato il suo stile anche nello sport con la linea EA7 Emporio Armani, vestendo il Napoli campione d’Italia 2023, la Nazionale di calcio e gli atleti olimpici e paralimpici. Patron dell’Olimpia Milano dal 2008, ha legato il suo nome a cinque scudetti del club di basket.

Uomo di stile e di generosità, ha sostenuto progetti sociali e sanitari, donando durante la pandemia e collaborando con fondazioni come quella di Novak Djokovic.

Le reazioni alla sua morte arrivano da tutto il mondo politico e culturale. Antonio Tajani lo ha definito “un visionario e ambasciatore del Made in Italy”, Matteo Salvini “un genio assoluto di stile e creatività”, mentre il ministro della Cultura Alessandro Giuli ha parlato di “un protagonista della cultura italiana, capace di trasformare l’eleganza in linguaggio universale”.

Con Armani si spegne un’icona, ma resta un’eredità che continuerà a illuminare passerelle, cinema e sport in tutto il mondo.

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