Dagli esordi a Tunisi ai set di Visconti, Fellini e Leone: la carriera di un’attrice che ha reso il cinema italiano immortale.
Il mondo del cinema piange Claudia Cardinale, icona assoluta della settima arte italiana e internazionale.
Nata a Tunisi il 15 aprile 1938 da una famiglia siciliana emigrata, cresce in un contesto multiculturale che ne segna profondamente la sensibilità. Proprio in Tunisia, ancora giovanissima, viene notata grazie a un concorso di bellezza: un trampolino che la porta a Roma e segna l’inizio di un percorso destinato a trasformarla in mito.
Il debutto sul grande schermo arriva nel 1958 con I soliti ignoti di Mario Monicelli: un piccolo ruolo, ma sufficiente a catturare l’attenzione di pubblico e critica. Da lì una carriera travolgente, costruita tra talento interpretativo e una bellezza magnetica che non passa inosservata.
Cardinale diventa presto uno dei volti più amati del cinema italiano, lavorando con i più grandi maestri del Novecento: Luchino Visconti, Federico Fellini, Sergio Leone, Mauro Bolognini. Nel Gattopardo (1963) di Visconti, al fianco di Burt Lancaster e Alain Delon, incarna l’eleganza della nobiltà siciliana. Nello stesso anno è protagonista in 8½ di Fellini, film che segna una svolta epocale nella storia del cinema. Nel 1968 Sergio Leone la sceglie come Jill in C’era una volta il West, ruolo che entra nell’immaginario collettivo e fa di lei un’icona del western.
Non solo Italia: la sua carriera si estende a set francesi, americani e internazionali, confermando la sua versatilità poliglotta e la capacità di interpretare personaggi intensi e complessi in più lingue. Inconfondibili il suo sguardo, la voce roca e calda, la presenza scenica che travalicava lo schermo.
Tra i tanti riconoscimenti ricevuti, spiccano il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del Cinema di Venezia (1993) e il David di Donatello alla carriera (2002). Ma più dei premi, ciò che resta è la sua immagine di diva autentica: lontana dagli eccessi, capace di mantenere sempre una forte identità personale e un legame con le proprie radici.
Claudia Cardinale lascia un’eredità che appartiene non solo al cinema, ma alla cultura italiana ed europea. La sua è la storia di una ragazza nata nel Nord Africa che, senza cercarlo, è diventata musa dei più grandi registi e volto simbolo di un’epoca irripetibile. Una leggenda che continuerà a brillare nella memoria collettiva.












