Cultura

A Pompei due giorni dedicati al vino e alle sue radici millenarie

Il 7 e l’8 settembre Pompei ospiterà la terza edizione di “Pompeii, dell’Antichità della Vitae del Vino e del Cibo”, un appuntamento che intreccia archeologia, cultura e tradizione enologica. L’evento accenderà i riflettori sulle antiche vigne e sul valore identitario del vino, in un dialogo che unisce passato e presente, Italia e paesi con storie vitivinicole antichissime come Georgia, Armenia, Moldavia e Turchia.

Il programma, ricco di incontri, masterclass e degustazioni, vedrà la partecipazione di studiosi, enologi e professionisti del settore. Partner d’eccezione è Michèle Shah, Ambassador Italia di The Old Vine Conference di Londra, associazione internazionale che promuove e tutela le vecchie vigne in tutto il mondo.

Dalle 13.30 alle 19.00, nell’Auditorium del Parco Archeologico, si alterneranno conferenze e interventi, mentre lungo Viale delle Ginestre circa 40 aziende proporranno i loro vini in degustazione. L’accesso sarà libero per i visitatori degli scavi, mentre per le masterclass è necessaria la prenotazione sul sito www.misteryapple.it.

Tra gli ospiti figurano l’ambasciatrice della Georgia a Roma, Tamuna Liluashivili, e Helmuth Koecher del Merano WineFestival, da anni attento alla tradizione georgiana dei vini in anfora. Sono attesi anche nomi di rilievo come Armando Castagno, critico e storico dell’arte, Llorenc Alapont, archeologo dell’Università di Valencia, e Roberto Cipresso, winemaker, che guiderà un approfondimento sui vitigni di Armenia, Iran e Ucraina.

Non mancheranno focus sulla Moldavia, con Luciano Pignataro, e sul legame tra vino, arte e design raccontato da Benedetto Longobardi Ruju. Con Nicolangelo Marsicani si aprirà invece una finestra sull’olio mediterraneo e le sue contaminazioni culturali.

Il respiro internazionale della manifestazione è confermato dalla presenza di operatori, giornalisti ed esperti selezionati da Michèle Shah, in arrivo da Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Polonia, Svezia, Belgio e Lituania.

Tra le iniziative collaterali, uno spazio dedicato ai vini in anfora, la presentazione della Guida Vini Decanto con Luigi D’Acunto e un focus speciale sui Moscati della Turchia, varietà antichissima oggi riscoperta in chiave moderna.

Il direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, sottolinea come l’evento rappresenti «una nuova visione di Pompei, luogo vivo e aperto a iniziative che collegano archeologia, cultura ed eccellenze enogastronomiche».

Ideatore e curatore del progetto è Dante Stefano Del Vecchio, che descrive la rassegna come «un mosaico di storia, cultura e ricerca scientifica, capace di restituire al vino la sua sacralità millenaria».

La manifestazione è promossa dal Parco Archeologico di Pompei con MisteryApple, il supporto dell’AIS Campania – che celebra i 60 anni di attività – e la collaborazione delle istituzioni locali e internazionali.

Info e prenotazioni: www.misteryapple.it

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