Attualità

A Marano nasce ‘Autismo & Caffè’: formazione e lavoro per giovani autistici

Nella giornata di oggi, 22 settembre 2025, a Marano (Na) parte ufficialmente “Autismo & Caffè”, un progetto sociale ideato dall’Aps Tutela la Salute e ampiamente sostenuto dal Gioia Caffè, rinomato bar della zona. Ma in cosa consiste questa iniziativa? E chi sono i fautori? In poche parole, è un’iniziativa nata per avvicinare i ragazzi con disturbo dello spettro autistico al mondo del lavoro e della socialità. L’idea è semplice: creare uno spazio in cui la preparazione e il servizio del caffè diventano strumenti di relazione, autonomia e crescita, e i cui protagonisti sono giovani autistici che imparano a gestire piccoli compiti: dall’accoglienza del cliente al sorriso dietro al bancone, fino alla preparazione del caffè. Costo? Zero! Infatti, dopo una fase iniziale di formazione della durata di sei mesi, i partecipanti potranno firmare un contratto ed entrare a far parte dello staff del Gioia Caffè, nelle sedi di Marano di Napoli o di Mugnano.“Siamo da anni impegnati a creare un ambiente accogliente e stimolante, capace di abbattere ogni barriera e di offrire un futuro di opportunità e inclusione”, ha dichiarato pochi giorni fa Diego Mancini, presidente dell’Aps Tutela la Salute. “Autismo & Caffè rappresenta un passo importante verso una società più aperta e solidale, in cui ogni giovane può esprimere il proprio potenziale e contribuire al benessere della comunità“.“Il nostro obiettivo”, ha spiegato poi l’imprenditrice Letizia Prestigiacomo, “riguarda l’inclusione dei ragazzi in modo attivo e partecipe nella nostra comunità. Invitiamo tutta la cittadinanza, le istituzioni e gli operatori del settore a partecipare a questa iniziativa che segna un nuovo capitolo di solidarietà e integrazione“. Autismo & Caffè nasce come prosecuzione naturale di un progetto portato avanti poco tempo fa sempre da Tutela la Salute: “Una pizza per l’autismo”, con la Pizzeria sociale Zeroottantuno di Napoli, che ha permesso a tanti ragazzi partenopei affetti da spettro autistico di interfacciarsi con il mondo del lavoro. Già, il lavoro: per tanti ragazzi con spettro autistico, quando compiono diciotto anni, spesso l’alternativa è finire in strutture che li tengono occupati senza dare vere prospettive, oppure restare a casa, perché trovare un lavoro è un’impresa quasi impossibile. Il punto è che l’autismo non si spegne con la maggiore età: i bisogni restano, e con loro anche i talenti, le passioni, le capacità. Così, a un’età in cui si dovrebbe costruire il futuro, molti si ritrovano con porte chiuse in faccia e poche strade percorribili. E allora la domanda viene spontanea: possibile che l’unica soluzione sia il parcheggio in una struttura? Ecco che interviene Autismo & Caffè e non come un semplice esperimento, ma come un vero e proprio seme per il futuro di tanti ragazzi, dimostrando che inclusione e normalità possono andare di pari passo, senza bisogno di pietismi. Per capire meglio come è nata questa iniziativa e quali prospettive offre ai ragazzi nello spettro autistico, abbiamo raccolto per RoadTv Italia le voci dei due protagonisti, Diego Mancini e Letizia Prestigiacomo:

Buongiorno Diego, puoi raccontarci come è nata l’idea di “Autismo & Caffè” e quali sono i suoi obiettivi?

Ciao Fabio. L’idea nasce in seguito al progetto “una pizza per l’autismo” con cui abbiamo ideato un percorso di formazione in pizzeria con successiva assunzione di quattro ragazzi autistici. Dopo questo progetto, ci è stata proposta dall’imprenditrice Letizia Prestigiacomo, a cui va tutta la nostra gratitudine, l’opportunità di strutturare un nuovo progetto presso la loro caffetteria per offrire ad altri ragazzi autistici la possibilità di formarsi ed inserirsi nel mondo del lavoro. E questa volta abbiamo fatto anche di più: abbiamo strutturato un corso con fondi PNRR in partnership con ITS Back Academy con due classi da 25 ragazzi. Dopo un periodo di formazione teorica, i partecipanti sosterranno un esame e alcuni di loro saranno assunti direttamente dalla caffetteria. La nostra missione è dimostrare che , inserendo questi ragazzi in un contesto formativo sul campo, si può evidenziare il loro potenziale lavorativo e favorire la loro indipendenza.

Che ruolo possono giocare iniziative come “Autismo & Caffè” nella lotta allo stigma?

Progetti come “Autismo e Caffè” contribuiscono a promuovere l’inclusione sociale, ridurre la discriminazione, favorire l’empowerment, sensibilizzare l’opinione pubblica e creare modelli positivi. In sintesi, questi progetti giocano un ruolo strategico nel promuovere una società più inclusiva, equa e rispettosa dei diritti di tutti, contribuendo in modo concreto alla lotta allo stigma.

Parliamo ora dell’Aps Tutela la salute: quando è nata e con quali obiettivi principali? Quali sono i progetti o le iniziative che avete portato avanti finora?

L’Associazione nasce nel 2019 a Marano, frutto della volontà di un gruppo di professionisti dediti al benessere e alla tutela della salute della comunità. Fin dalla sua nascita, si è caratterizzata da uno spirito solidale e volontario, operando come ente no profit con l’obiettivo di promuovere l’informazione, l’orientamento e la formazione in vari settori legati alla salute e al benessere sociale. Nel corso degli anni ha strutturato numerosi programmi e iniziative su tematiche cruciali come la prevenzione di malattie sessualmente trasmissibili, offrendo campagne di sensibilizzazione e servizi di supporto per la popolazione. La sua attività si estende anche all’ambito dello sport e della solidarietà, organizzando eventi come la “pedalata del cuore”, una manifestazione ciclistica dedicata alla promozione della salute cardiovascolare e della mobilità sostenibile. 

Hai già notato un impatto concreto sulla sensibilizzazione verso l’autismo sul territorio?

Sì. Dai progetti sperimentali avviati inizialmente abbiamo incontrato scetticismo, soprattutto tra i genitori che non credevano nei risultati di questi interventi. Con il tempo però molti si sono ricreduti vedendo miglioramenti nei loro figli. Anche le persone che prima osservavano con indifferenza stanno iniziando a capire che esistono risorse e possibilità di intervento: un percorso che richiede tempo e impegno, ma siamo determinati a continuare e fare ancora di più perchè c’è ancora molto da fare.

Ci sono già nuovi progetti in cantiere con l’APS “Tutela la Salute”?

In realtà ce ne sono molti perché stiamo ricevendo molte proposte sul territorio. Ma, per strutturare al meglio un progetto, sono necessari tempi precisi e soprattutto il cuore e la dedizione che non facciamo mai mancare. Ma di sicuro in futuro vedrete altri progetti.

Letizia come sei venuta a conoscenza del progetto “Autismo & Caffè”?

Ho uno splendido ragazzo di 15 anni, autistico, per cui cerco sempre di tenermi informata sui progetti, e su tutto ciò che riguarda la disabilità.

Cosa ti ha spinta ad accogliere l’iniziativa all’interno del suo bar?

In realtà io e mio marito abbiamo sempre pensato di fare qualcosa del genere nel nostro bar, ci mancava l’organizzazione giusta, e per questo ci ha aiutato questa splendida associazione. L’Aps Tutela La Salute.

Qual è stata la tua prima reazione quando te lo hanno proposto? 

Ovviamente positiva! Tutto ciò che può riguardare l’inclusione e la relazione di questi ragazzi, come detto in precedenza, mi tocca nel profondo. Non avevo mai avuto esperienze simili, non per l’inserimento nel mondo del lavoro.

Pensi che “Gioia Caffè” continuerà a ospitare questo tipo di eventi anche in futuro?

Penso che Gioia caffè, continuerà ad ospitare anche in futuro questi eventi. Per mio figlio e per tutti ragazzi che potremmo aiutare.

Secondo te, che impatto possono avere queste piccole ma significative iniziative nel lungo periodo, a livello sociale e culturale?

Credo che implementando queste iniziative in luoghi pubblici, potremmo ottenere tanto: abituare le persone a conoscere il mondo della disabilità, in particolare l’autismo, a permettere di instaurare con loro una relazione, che sia anche solo un semplice saluto. La curiosità diventa conoscenza e consapevolezza, e questo aiuta tanto!

In un mondo che spesso chiude porte, “Autismo & Caffè” le apre tutte, una tazza alla volta. Ad maiora ragazzi.

This post was published on Set 22, 2025 9:15

Fabio Iuorio

Osservatore del sociale a 360°, amo scrivere e guardare Oltre. Ho amato il ruolo di giornalista fin da bambino, mi piace poter approfondire temi a sfondo sociale spesso ignorati dalla società moderna. Che dire, sono un eterno sognatore di un mondo come quello descritto da John Lennon in Imagine, un mondo dove non esistono discriminazioni e guerre, nulla per cui uccidere o morire.

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