Incredibile sorpresa per alcuni appassionati di pesca che qualche giorno fa navigavano nello specchio d’acqua antistante Castellammare di Stabia. Uno squalo gigante di circa 5 mt di lunghezza e 100 kg di peso ha abboccato all’amo della canna da pesca di uno di loro e, dopo una lunga battaglia è stato catturato e poi liberato.
Un pizzico di paura ma soprattutto una grande, indescrivibile emozione per i tre giovani appassionati di pesca sportiva. L’incontro con il pesce più pericoloso di sempre è avvenuto alle 8,30 di mattina, a circa 3 miglia dalla costa di Castellammare. Un avvenimento non eccezionale, a quanto pare, perché nei mesi estivi lo squalo volpe nuota spesso nel Mediterraneo. Come spiega anche Francesco Emilio Borrelli dei Verdi si tratta di uno squalo “molto diffuso nei mari tropicali, che nuota spesso in superficie in aree costiere, ma è presente anche alla profondità di 350 m. Generalmente non attacca l’uomo, perché non lo vede come potenziale fonte di cibo”, ma sono i denti e i possenti colpi di coda a renderlo pericoloso per le imbarcazioni.
In media la lunghezza di uno squalo volpe si aggira tra i 3 e i 4 metri, mentre il suo peso è compreso tra i 230 e i 250 kg. Ma dietro la sua gigantesca mole, lo squalo volpe nasconde un cuore tenero: “sono abbastanza timidi e difficili da avvicinare per i sub” spiega Borrelli, mentre è molto più facile osservarlo da un’imbarcazione. Proprio come è successo ai tre giovani pescatori.
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