Ieri il bel tempo favoriva le passeggiate. Con Roberto Braibanti abbiamo deciso di andare allo Zoo di Napoli. E qui, tra i primi segnali di una primavera sempre più vicina e visibile abbiamo trovato uno Zoo in pieno “travaglio”. Sospeso tra l’essere un cantiere con ancora troppi ” pezzi” di un passato da cancellare in fretta e il divenire un bioparco moderno, come nelle speranze di tutti quelli che hanno lottato per questo l’anno scorso.
Gli alberi sono ben potati, i prati verdi, fiori appaiono ovunque, le opere murarie stanno ritrovando una nuova cura. L’acqua del nuovo laghetto è chiara come, forse, non sia mai stata … Girovagando tra i bambini ed i pavoni abbiamo incontrato la dott. Stella Cervasio, Garante degli Animali, ed il dott. Pasquale Silvestre, veterinario dello Zoo di Napoli, e ci siamo trovati ad essere spettatori involontari dell’arrivo di una Scimmietta Macaco, specie protetta, che era tenuta illegalmente da una famiglia in provincia di Caserta.
Da segnalazione anonima, una squadra del Nucleo dei Carabinieri di Caserta ed il dottor Silvestre, si sono recati per portare via la bestiola che, anche se tenuta in buon stato di salute, come accertato dal veterinario, viveva in una condizione che non è la più consona.
Il Macaco, specie conosciuta volgarmente come Bertuccia, senza che ci sia stato bisogno di sedarlo, è stato trasportato momentaneamente allo zoo di Napoli, in attesa di una collocazione più idonea e definitiva. Mentre faceva conoscenza della sua momentanea casa, tra gli alberi e il sole e finalmente all’aperto, ci guardava con curiosità e senza agitazioni, del resto questi animali primari sono molto intelligenti.
Al momento lo zoo non ha scimmie, ed ancora è in fase di sviluppo del progetto. Certo le tigri sono ancora dov’erano, così come orsi e leoni e questa è una nota ” stonata” in tanta bellezza . I tempi della burocrazia ( leggi Sovratindenza ) sembrano essere troppo lenti rispetto alle esigenze degli animali e probabilmente anche di chi su questa struttura investe ogni giorno molto denaro.
Oggi lo zoo ” costa” 40.000 euro al mese di spese fisse e ne incassa circa 10.000. Per cui urge terminarlo subito in modo da consentire di sfruttare appieno tutta la sua potenzialità. E questo è interesse di tutti: animali, dipendenti, imprenditore, istituzioni e città. Perché quello Zoo è di tutti. E la cura, il rispetto, la bellezza e la salute di quegli ambienti e dei suoi ospiti non umani, sono necessari e prodomici al rispetto che Napoli deve riacquistare per se stessa. Attendiamo che ci s’impegni perché tutto vado per il meglio.
This post was published on Mar 10, 2014 17:09
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