Fu ucciso, il 30 luglio 1996, dal fuoco della camorra perché viaggiava a bordo di una vettura uguale a quella del vero obiettivo, un affiliato a un clan rivale. Dopo 22 anni, la Squadra Mobile della Questura di Caserta ha fatto luce sull’uccisione di Vittorio Rega, trovato agonizzante nelle campagne di Maddaloni e poi morto a causa dei colpi d’arma fa fuoco alla schiena, al torace e alle gambe.
Malgrado agonizzante, Vittorio, riuscì a riferire l’accaduto agli agenti. Oggi i poliziotti hanno notificato nelle carceri di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) e Milano Opera, due ordinanze d’arresto rispettivamente nei confronti di Antonio Bruno, 61 anni, e Pasquale Cirillo, 47 anni, entrambi ritenuti appartenenti al clan Belforte di Marcianse. Colui che sarebbe dovuto morire quel giorno, per mano dei Belforte, Giovanbattista Tartaglione, storico affiliato al clan rivale dei Piccolo, fu trovato carbonizzato nelle campagne di Caivano (Napoli), in una Fiat Punto, due mesi dopo l’assassinio di Vittorio.
This post was published on Mar 28, 2018 14:05
Dopo il ko europeo contro il Benfica, il Napoli cade anche in campionato: l’Udinese vince…
Non riesce alla Malvin di espugnare il PalaRuggi, nell’anticipo della 16^ giornata l’Andrea Costa si impone 61-55…
Progetto vincitore della prima edizione del Premio Enzo Moscato per artisti e compagnie under 35…
Nel cuore di Napoli, piazza Garibaldi cambia pelle e si trasforma in uno spazio da…
La Gaia Energy Napoli sarà di scena, per l’ottava giornata del girone d’andata a Castellana…
E’ tempo di tornare in campo per la Malvin, che sarà di scena domani sera nell’anticipo…