Sulla scia dell’operazione Dedalo, coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere e sotto la scorta dei Carabinieri di Caserta e del Comando nazionale Tutela patrimonio culturale, proseguono le perquisizioni, i sequestri e gli arresti in merito al giro di affari legati ai seriali saccheggi degli scavi archeologici campani a vantaggio dell’illecito traffico dei beni culturali.
Da questa mattina sono in corso in tutta Italia 147 blitz dei militari dell’Arma dei Carabinieri del Comando tutela patrimonio culturale, coordinati dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli, con il fine di recuperare migliaia di reperti trafugati dalle aree archeologiche di Pompei, Paestum, dell’Area vesuviana e dell’Area casertana, del Lazio.
Più di una settimana fa l’operazione Dedalo, effettuata dai Carabinieri di Napoli e Calvi Risorta, portò al recupero di 1500 reperti archeologici di diversa provenienza, originali e riprodotti, tra cui, addirittura, un’intero ciclo di affreschi pompeiani. In quest’ultima occasione 19 furono le persone arrestate tra Lazio e Campania e precisamente nelle città di Latina, Frosinone, Caserta, Napoli e Salerno. Oltre un milione e mezzo di euro in reperti archeologici furono recuperati.
This post was published on Feb 4, 2015 13:10
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