Ancora un aumento del pedaggio della Tangenziale di Napoli. Dopo l’incremento dello scorso anno a 95 centesimi, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Maurizio Lupi ha preannunciato un nuovo aumento, si pagherà 1 euro. I napoletani e non che utilizzano quotidianamente il raccordo che va da Pozzuoli a Corso Malta sono avvertiti, il pagamento sarà di un euro tondo tondo.
Sulla annosa questione si sono espressi Gianni Simioli e Francesco Emilio Borrelli dei Verdi, conduttori del programma radiofonico La Radiazza: “È giusto ricordare che la Tangenziale di Napoli è l’unico asse viario in Europa all’interno di una città a pagamento. In origine il pedaggio a Napoli sarebbe dovuto servire a ripagarne le spese di costruzione, finanziate con capitale interamente privato. L’accordo con l’Anas ne prevedeva la permanenza fino al 2001. L’accordo è scaduto ma il biglietto è rimasto in vita senza motivazioni ufficiali per 7 anni, dal 2001 al 2008, anno in cui è stato firmato un nuovo accordo. Ciò nonostante proporremo all’Unione Europea questa gravissima sperequazione che penalizza e tartassa ingiustamente i Napoletani“.
Già le associazioni (Tangenziale ai napoletani e Tangenziale di Napoli: Aboliamo il pedaggio) sono in fermento per questo ultimo aumento, molte delle quali vorrebbe ridurre a zero il costo della tariffa prevista, abolendolo del tutto. Questo ultimo arrotondamento ad un euro, per i quale non si conosce il momento della sua applicazione, farà sicuramente arrabbiare molti napoletani. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una ingiustizia ed una sperequazione a cui i napoletani da tempo sono costretti a subire e far fronte senza soluzioni.
L’A56, questo è il numero di riconoscimento stradale della tangenziale, è l’asse di attraversamento unico della città partenopea. Il raccordo lungo circa 20 chilometri, registra ogni giorno ben 270.000 attraversamenti, con un introito annuo di circa 80 milioni di euro
This post was published on Dic 25, 2014 18:20
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