Speranza firma l’ordinanza, Campania zona rossa: cosa cambia

La Campania diventa ufficialmente zona rossa. A sancire il passaggio della regione nella fascia più a rischio, in relazione all’emergenza coronavirus, è l’ordinanza del ministro Roberto Speranza che entrerà in vigore domenica e che durerà almeno 2 settimane.

“Ho appena firmato un’ordinanza che istituisce due nuove aree rosse (Campania e Toscana) e tre nuove aree arancioni (Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Marche)”. Così il ministro della Salute, Roberto Speranza, ha annunciato la firma della nuova ordinanza che prevede lo spostamento di Campania e Toscana in zona rossa e quello di altre 3 regioni in zona arancione. Il provvedimento entrerà in vigore domenica.

“So che stiamo chiedendo ancora sacrifici, ma non c’è altra strada se vogliamo ridurre il numero dei decessi, limitare il contagio ed evitare una pressione insopportabile sulle nostre reti sanitarie. Ce la faremo. Ma è indispensabile il contributo di tutti”, afferma il ministro sui social.

Da domenica, quindi, per la regione inizia una nuova fase caratterizzata da regole più restrittive. Nel dettaglio, sarà vietato ogni spostamento, anche all’interno del proprio Comune, in qualsiasi orario, salvo che per motivi di lavoro, necessità e salute. Stop anche agli spostamenti da una Regione all’altra e da un Comune all’altro.

Saracinesche giù: chiusura di bar e ristoranti, 7 giorni su 7, anche se l’asporto è consentito fino alle ore 22. Per la consegna a domicilio non ci sono restrizioni. Chiusura dei negozi, fatta eccezione per supermercati, beni alimentari e di necessità. Restano aperte edicole, tabaccherie, farmacie e parafarmacie, lavanderie, parrucchieri e barbieri. Chiusi i centri estetici.

Capitolo scuola: didattica a distanza per la secondaria di secondo grado, per le classi di seconda e terza media. Restano aperte, quindi, solo le scuole dell’infanzia, le scuole elementari e la prima media. Chiuse le università, salvo specifiche eccezioni.

Niente sport, ad eccezione delle attività riconosciute di interesse nazionale dal CONI e CIP. Sospese le attività nei centri sportivi. Rimane consentito svolgere attività motoria nei pressi della propria abitazione e attività sportiva solo all’aperto in forma individuale. Sono chiusi musei e mostre; chiusi anche teatri, cinema, palestre, attività di sale giochi, sale scommesse, bingo, anche nei bar e nelle tabaccherie.

Infine, per i mezzi di trasporto pubblico è consentito il riempimento solo fino al 50%, fatta eccezione per i mezzi di trasporto scolastico.

This post was published on Nov 14, 2020 11:13

Roberta Quinzi

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