Un minorenne era sottoposto alla misura restrittiva per il reato spaccio di stupefacenti, ma quando si allontana dalla sua casa i carabinieri se ne accorgono e lo aspettano sotto alla sua abitazione. Alla vista degli agenti, il giovane fugge e per nascondersi scavalca un muro. Peccato che quel muro era quello che delimita via Roma verso Scampia dal carcere di Secondigliano.
Il minorenne era finito ai domiciliari dopo che era stato preso con le mani nel sacco mentre spacciava stupefacenti nella zona della Vanella Grassi, nel quartiere di Secondigliano. Si è arbitrariamente allontanato dalla sua abitazione, in via Limitone di Arzano, lo scorso giovedì, e quando i carabinieri si sono accorti che il giovane non aveva rispettato l’obbligo di dimora, si sono appostati sotto casa sua aspettando che rientrasse. Alla vista degli agenti, il minorenne ha tentato la fuga dando via ad un lungo inseguimento dalla Circumvallazione esterna fino alle campagne limitrofe, finché, trovatosi davanti ad un alta recinzione di cemento armato non decide di scavalcarla con fatica convinto sia un buon nascondiglio dai carabinieri. L’alta recinzione, però, non era altro che quella che quella della prima zona di sicurezza del carcere di Secondigliano, la parte più esterna che delimita la strada dall’istituto. Ora il ragazzo si trova presso l’istituto minorile di Nisida.
This post was published on Ott 18, 2014 17:59
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