“Nelle scelte allocative delle risorse relative al Recovery Fund, l’inclusione digitale è uno dei propositi che meritano priorità di attenzione, perché da essa dipendono fruizione dei servizi (anche pubblico), comunicazione, circolazione delle informazioni e accesso alle carriere”. Su queste premesse, Meritocrazia Italia propone una redistribuzione degli investimenti volta a promuovere la costruzione di una rete internet a banda ultra-larga in grado di coprire l’intero territorio nazionale, incentivare la creazione di servizi cloud da parte delle imprese italiane e favorire l’alfabetizzazione digitale.
“Le difficoltà occorse a causa del recente evento pandemico – spiega in una nota il Presidente di Meritocrazia Italia Walter Mauriello – hanno messo in luce le utilità della dotazione tecnologica, in ogni ambito. Smart working ed e-commerce, espressioni ormai d’uso quotidiano, hanno favorito il contenimento delle conseguenze nefaste del lockdown e consentito la sopravvivenza di molte realtà commerciali. Grazie al digitale, anche le attività formative (scolastiche e accademiche) hanno potuto mantenere una, sia pur menomata, continuità”.
LE PROPOSTE DI MERITOCRAZIA
Su queste premesse, cogliendo le opportunità offerte dal Recovery Fund, Meritocrazia Italia propone una redistribuzione degli investimenti volta a:
• promuovere la costruzione di una rete internet a banda ultra-larga in grado di coprire anche le aree nazionali allo stato scoperte e, quindi tagliate fuori dai ritmi di vita sociale, economica e comunicativa del resto del territorio (i.e., zone montane e piccoli borghi);
• incentivare la creazione di servizi cloud da parte delle imprese italiane, sia per i privati che per la P.A., al fine di consentire che il trattamento dei dati rimanga in Italia, a tutto vantaggio della sicurezza nazionale;
• favorire l’alfabetizzazione digitale, mediante la creazione di percorsi formativi per la diffusione della conoscenza nell’uso della tecnologia della comunicazione, se del caso, in collaborazione con enti di formazione e altri promotori, purché ad accesso tendenzialmente gratuito.
• definire una mappatura delle nuove competenze imposte dalla trasformazione dei settori lavorativi a maggiore tecnologizzazione, al fine ultimo di agevolare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro e valorizzare l’opportunità di creazione di nuove occupazioni.
“Sono soltanto poche tra le tante proposte che Meritocrazia avanza nella direzione dell’ottimizzazione e del miglior sfruttamento delle risorse a prossima disposizione, nella consapevolezza che le strategie di investimento in digitalizzazione meritano attenzione diversificata in relazione ai particolari settori di interesse”, conclude Mauriello.
This post was published on Set 26, 2020 12:09
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