Il Foreign Office britannico si scusa con l’ambasciata italiana a Londra per i moduli scolastici che distinguono l’origine etnico-linguistica di napoletani e siciliani da quella degli altri italiani. “L’Italia è dal 17 marzo 1861 un Paese unificato”, aveva scritto l’ambasciata, sul filo dell’ironia, per protestare con le autorità britanniche riguardo “talune categorizzazioni regionali comparse sui moduli online per l’iscrizione scolastica in alcune circoscrizioni in Inghilterra e nel Galles“, moduli che impongono una scelta fra “italiano”, “italiano – napoletano” e “italiano-siciliano”.
“Sono soddisfatto“, ha detto l’ambasciatore Pasquale Terracciano parlando con RaiNews24 dopo aver ricevuto le scuse dal ministero britannico. “E’ un episodio minore, ma preoccupante perché l’ignoranza può essere il brodo di una cultura dell’intolleranza“. Secondo Terracciano “il risultato del referendum sulla Brexit ha evidentemente sdoganato certe visioni insulari che evidentemente serpeggiavano“. “Oggi in Europa dobbiamo fare uno sforzo”, ha aggiunto, “per ricercare i punti che uniscono e ci accomunano“. Nelle sue scuse formali Londra ha fatto anche sapere che correggerà i moduli incriminati.
“Solo gli ignoranti – osserva de Magistris – disconoscono quanta immane cultura e millenaria storia dell’umanità si rinvengono nella Magna Grecia, nella città di Napoli, nel Sud e nella Sicilia. Non ci sono parole per commentare una tale forma di ignoranza e di razzismo“.
This post was published on Ott 12, 2016 16:24
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